“La verità si rappresenta fino ad un certo punto“. Buio e luce sono il binomio da cui prende vita la rappresentazione teatrale “Sei”, libero adattamento dai Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello.
Lo spettacolo, in scena al Teatro Biondo fino al 24 novembre, è firmato da Spiro Scimone con la regia di Francesco Sframeli.
Sulla scena da un lato, mossi da azioni parallele, ci sono gli attori di una probabile compagnia pronti a diventare personaggi, dall’altro, dopo il passaggio di buio e luce in sala, appaiono i “Personaggi“.
Sono loro i Sei in cerca di un autore, un qualsiasi autore che permetta la messa in scena il loro “dramma doloroso“.
L’adattamento di Scimone, che gode della regia lineare e snella di Sframeli, sfonda timidamente il muro del sacro dramma scritto da Pirandello, snellendo personaggi e drammaturgia. Ed è cosi che Sei giunge piacevolmente al pubblico della sala Grande del Biondo.
I due artisti messinesi sono in scena, rispettivamente nei ruoli del Capocomico e del Padre, insieme a Gianluca Cesale (il Primo attore), Giulia Weber (la Madre), Bruno Ricci (il Figlio), Francesco Natoli (il Secondo attore), Mariasilvia Greco (la Prima attrice), Michelangelo Maria Zanghì (il Ragazzo), Miriam Russo (la Seconda attrice), Zoe Pernici (la Figliastra).
Le modifiche, contenute e a tratti appena accennate, non sviliscono nella messa in scena di Sei il nucleo dell’opera pirandelliana che punta i riflettori sulla questione vita/teatro, finzione e realtà.
Il tono monocorde adottato da tutti gli attori in scena, poi, appare funzionale e scelta registica vincente nell’ottica di voler creare un continuum tra il cast artistico e, non ultimo, il pubblico.
“Nella rappresentazione è indispensabile la presenza dello spettatore – si legge nelle note di regia – Ed è proprio l’autenticità del rapporto attore-personaggio-spettatore la vera magia del teatro, che ci fa andare oltre la finzione e la realtà“.
Il pubblico, come a sottolineare il destino comune, viene coinvolto nel momento in cui si approfondisce il tema dell’illusione; è a questo punto che gli occhi di tutti gli attori puntano sulla platea.
Sei è una produzione Compagnia Scimone-Sframeli, Teatro Stabile di Torino – Nazionale, Teatro Biondo Palermo, Théâtre Garonne – scène européenne Toulouse; in collaborazione con Fondazione Campania dei Festival – Napoli Teatro Festival Italia.