Ci risiamo, la Mare Jonio, la nave appartenente alla ong “Mediterranea Save humans“, oggi ha nuovamente deciso di sfidare il governo italiano e il ministero degli Interni.
L’imbarcazione, che ha per coordinatore l’ex esponente dei centri sociali, già parlamentare dell’estrema sinistra e protagonista della contestazione al G8 di Genova Luca Casarini, ieri aveva infatti caricato una trentina di persone al largo delle coste libiche ed è entrata all’alba nelle acque nazionali italiane, chiedendo un “porto sicuro” nel quale attraccare, in barba a quanto più volte affermato dalle autorità italiane. Non c’e stato però un nuovo braccio di ferro tra i membri della ong e il nostro Paese, dopo che la nave quest’inverno, si era resa protagonista di un altro simile episodio.
A comunicare l’entrata nelle acque italiane era stato lo stesso Casarini con un post su Facebook: “La Mare Jonio- scrive – con a bordo le 30 persone salvate nel tardo pomeriggio di ieri a 40 miglia dalle coste libiche, ha fatto il suo ingresso nelle acque territoriali italiane 12 miglia a sud di Lampedusa. In questo momento è stata raggiunta da due unità della Guardia di Finanza per un “controllo di polizia”. Chiediamo l’ingresso in un porto sicuro dove sbarcare uomini, donne incinte e bambina a bordo”.
Nella tarda mattinata la guardia di finanza ha però sequestrato la nave. I militari, hanno reso noto fonti del Viminale, dopo esser saliti a bordo avrebbero rilevato alcune irregolarità e proprio per procedere il sequestro è stato consentito alla Mare Jonio di entrare nel porto di Lampedusa.
L’accusa ipotizzata nei confronti dell’equipaggio è favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. “Mi risulta che la nave Jonio non entrerà a Lampedusa da nave libera”, dice il ministro Matteo Salvini.
“Non voglio portare via il lavoro ai magistrati. Io faccio il ministro dell’Interno e garantisco la sicurezza ai cittadini. Mi risulta che a bordo ci siano stati gli uomini della Finanza e che abbiamo fatto i rilievi del caso. Tutto questo è stato sottoposto all’autorità giudiziaria. Aspetto la soluzione positiva di questa vicenda”.
Anche il premier Giuseppe Conte reputa necessario il provvedimento della guardia di finanza: “Circa la vicenda della nave Mare Jonio – spiega, conversando con i cronisti fuori da Palazzo Chigi – ci siamo sentiti con Salvini e siamo d’accordo sul sequestro, la nave era stata già diffidata, ora si faranno le verifiche”.
AGGIORNAMENTO
Sbarcati a Lampedusa i trenta migranti soccorsi e tratti in salvo dalla nave Mare Jonio, giunta stamane nel porto dell’isola. Tra i profughi anche due donne incinte, una bimba di 1 anno e quattro minori non accompagnati. La nave è arrivata al porto scortata da una motovedetta della Guardia di Finanza che ha poi proceduto al “sequestro di iniziativa” per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Su Facebook il plauso del ministro Salvini: “Ultimo viaggio per la nave dei centri sociali Mar Jonio: bloccata e sequestrata. Ciao ciao”
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