“È nostra intenzione comprendere come sia possibile che questa struttura, in un’area demaniale, e non comunale, di massimo rispetto abbia avuto tutti i pareri favorevoli, dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali all’Arpa, dalla Capitaneria di porto al Genio Civile. Allo stesso tempo vogliamo comprendere le ragioni dell’assenza del Comune di Favignana alle Conferenze di servizio trasformatasi, con il silenzio assenso, in un parere favorevole“. Lo dice il sindaco di Favignana, Francesco Forgione.
“Ho già chiesto al nuovo responsabile dello sportello unico delle attività produttive di ricostruire l’iter, per quanto di competenza degli uffici comunali, che ha condotto al decreto di autorizzazione della Regione siciliana del 21 luglio del 2020. Tutta la documentazione disponibile negli uffici comunali, fino all’autorizzazione dei lavori, datata 7 gennaio 2022, sarà messa a disposizione delle Autorità preposte per fare luce su questa vicenda – aggiunge – Per quanto di nostra competenza, abbiamo dato impulso all’approvazione del piano di utilizzo del demanio marittimo che era fermo da anni. Abbiamo adeguato le cartografie alle nuove normative e le abbiamo inviate alla Regione affinché le Egadi abbiano uno strumento irrinunciabile per la tutela delle coste e dell’ambiente”.
“Il sequestro del cantiere, effettuato oggi dalla Capitaneria di Porto di Trapani dimostra, semmai ve ne fosse ancora il dubbio, che è necessario fare piena luce su tutta la vicenda a partire dalla Regione Siciliana e dal Demanio Marittimo essendo l’area interessata zona portuale e quindi di esclusiva loro competenza“. Lo dice il sindaco delle Egadi, Francesco Forgione, “condividendo le preoccupazioni degli abitanti di Levanzo per la realizzazione di una mega struttura sulla scogliera dell’isola. “Colpisce, però, che sia la Regione che le altre istituzioni che hanno pronunciato parere favorevole non abbiano tenuto conto della contrarietà espressa nel 2018 dal Consiglio comunale di Favignana e dal sindaco del tempo verso l’autorizzazione di nuove concessioni demaniali anche nell’isola di Levanzo. Neanche il silenzio assenso determinato dall’atteggiamento degli uffici comunali – prosegue Forgione – può sterilizzare la volontà del Consiglio comunale mai citata nei decreti di concessione della Regione Siciliana. Noi chiediamo chiarezza sull’accaduto e ci impegneremo affinché ciò avvenga per ripristinare il rispetto dell’ambiente e la bellezza dell’isola di Levanzo“.