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“Shifting Stances”: al Museo Riso mostra fotografica su identità e cambiamenti sociali | FOTO

venerdì 28 Giugno 2019
mostra Riso

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Il Polo Museale Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea Palazzo Riso e il Museo Regionale Palazzo d’Aumale di Terrasini, presentano “Shifting Stances”, mostra fotografica promossa dalla Fondazione Greece Needs Love, di Atlanta, in collaborazione con The Sir John Cass School of Art and Design della London Metropolitan University.

La collettiva, curata da Paola Leonardi e Luca Lo Sicco di Leonvago, presenta gli scatti, una cinaquantina, di sei fotografi contemporanei, James Russell Cant, Lee Brodhurst Hooper, Yiannis Katsaris, Paola Leonardi, Tim van den Oudenhoven e Beata Stencel, che raccontano il punto di vista di ognuno di loro sul mondo, tessendo tutti insieme un percorso narrativo unico.

Identità e cambiamenti sociali in un panorama di incertezza sociale e politica, dunque, sono i temi affrontati.

Nel dettaglio: “Divided To The Ocean” di James Russell Cant presenta ritratti di persone che sono emigrate attraverso il mare in Inghilterra.

Utilizzando il flusso delle maree come metafora del passare del tempo e dei cambiamenti personali, l’artista esplora la divisione tra spazio, luoghi e identità, con tutta la malinconia inerente al processo migratorio, grazie all’utilizzo di tecniche di lunga esposizione per fondere l’immagine dell’individuo con quella del mare.

“Sea/Change” di Lee Broadhurst-Hooper rappresenta l’evoluzione del panorama sociale di Folkestone, città della costa inglese, punto di ingresso insieme a Dover nell’Unione Europea.

Poliedrica la comunità di persone ritratta da Hooper: artisti recentemente arrivati, attratti dal basso costo della vita e rifugiati giunti da Calais, che è a soli 30 km, cosi come gente che ha vissuto a Folkestone per generazioni. Una volta festosa mecca delle vacanze vittoriane, la città é stata colpita dalla recessione e dalle politiche governative di austerity, che insieme alla progressiva gentrificazione hanno sollevato tensioni sociali.

“This Is How Low You Brought Me, For I Am In Love With You” è una serie di fotografie scattate nel corso di dieci anni da Yiannis Katsaris, fotografo di origine greca naturalizzato cittadino britannico. Le immagini compongono una lirica d’amore per la sua Grecia, in cui la consapevolezza dell’inevitabile cambiamento della propria identità é discussa in relazione all’instabile scenario politico e sociale della penisola ellenica. L’artista s’interroga sulla propria condizione di espatriato, chiedendosi se, al ritorno in patria, sia lui stesso diventato un turista come tanti.

mostra Riso
Paola Leonardi

In “Borderlands: The Edge Of Europe” Paola Leonardi ha meticolosamente documentato, durante un arco di tempo di sette anni, aree remote ai confini dell’Unione Europea. Camminando, a piedi, lungo i confini e seguendo linee tracciate sulle mappe, l’artista ottiene una visione comprensiva delle comunità che vi risiedono, esplorando la rilevanza dell’identità europea e il suo rapporto con i concetti di casa e appartenenza, memoria e territorio.

Con “Vanishing Portrait” Tim van den Oudenhoven tratta i temi della dissolvenza e della transitorietà: la fotografia è sempre un punto di partenza nel suo processo artistico ma, attraverso la sperimentazione, i diversi media diventano un possibile punto d’arrivo. Nei suoi paesaggi notturni urbani, si esplorano gli spazi architettonici progettati per far sparire l’uomo in un generico labirinto di città mentre i suoi lavori multimediali si concentrano sulla ripetizione, un flusso di coscienza destinato a riflettere il suo personale interrogativo sull’arte.

“Leva” di Beate Stencel esplora la fragile transizione tra infanzia e adolescenza. Si tratta di una serie creata nel piccolo villaggio di Pelci, in Lettonia, che si concentra sulla giovane protagonista Ieva, personaggio principale che documenta come i dintorni e gli eventi modellano la sua identità e la influenzano. Lo scenario é quello di una Lettonia sempre più spesso abbandonata dai giovani che emigrano in cerca di lavoro.

Valeria Patrizia Li Vigni

La cultura deve creare ponti di dialogo e scambio, collaborazioni come questa, che proviene da Atlanta e che da vita alla mostra,  sono sicuramente di grande stimolo per tutti noi – dichiara Valeria Patrizia Li Vigni, direttrice del Polo Museale regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo – Il tutto nell’ottica di condividere rapporti anche tra territori e luoghi diversi, così come nella filosofia del nostro Polo del Contemporaneo“.

In continuità con la mostra grazie alla Fondazione Greece Needs Love a settembre, a Palermo, prenderanno vita dei workshops anche con i fotografi internazionali che hanno esposto in questa occasione.

Shifting Stancesinaugura lunedì 1 luglio alle 18 e rimarrà fruibile fino al 2 dicembre (martedì, mercoledì e la domenica dalle 10 alle 19.30; giovedì, venerdì e sabato dalle 10 alle 23.30; lunedì  chiuso).

 

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