Edy Tamajo serra i ranghi di Forza Italia. L’assessore regionale alle Attività Produttive ha tenuto, questo pomeriggio, un incontro a Palermo presso la location de “Le Terrazze” di Mondello. Ospite d’onore dell’evento il governatore Renato Schifani. Un modo per scambiarsi gli auguri di buon anno con gli iscritti e per parlare di quanto è stato fatto fino ad ora. Sullo sfondo, in questo 2025, ci sono appuntamenti di un certo spessore per gli azzurri palermitani. A cominciare dal possibile rimpasto al Comune di Palermo. Un tema sul quale lo stesso Tamajo ha lanciato un chiaro messaggio ai compagni di battaglia di un tempo a Palazzo delle Aquile. “Qualcuno di quelli che abbiamo candidato ha preso un’ubriacatura. Ma può capitare“, ha sentenziato dal palco. Ai microfoni dei giornalisti invece, l’assessore della Giunta Schifani ha risposto a distanza al gruppo dissidente del partito, ovvero la corrente guidata dal vicepresidente della Camera Giorgio Mulè. “Sicilia terra di emergenze? Si faccia un giro nell’Isola – ha attaccato Tamajo –. Sta troppo a Roma, la politica non si fa nei palazzi“.
L’intervento di Schifani, annunciato pugno duro sulla sanità
A chiudere l’evento ci ha pensato il governatore Renato Schifani, il quale ha condotto un lungo intervento durato oltre venti minuti. Fra gli argomenti toccati figurano i termovalorizzatori, le stabilizzazioni dei precari regionali, i franchi tiratori all’Ars e il momento “no” della sanità siciliana. Situazione di cui Schifani si è detto “preoccupato” sul palco di Mondello, preannunciando il pugno di ferro sui manager che non saranno in grado di attuare l’indirizzo politico della Regione.
“Se qualcuno non è all’altezza di risolvere i problemi se ne torni a casa. Poltrone di comodo, con Schifani, non ce ne sono più. La questione sanità ospedaliera mi preoccupa molto. Non staremo fermi. La politica è entrata troppo su quelle che sono le nomine e le disfunzioni organizzative della sanità pubblica. E’ stata distratta. Sento il dovere – ha aggiunto Schifani – di intervenire personalmente per cercare di capire il perché di certe morti in certi pronto soccorso, dove i malati stanno nei corridoi e non nelle stanze. Non è possibile. E’ uno scandalo. Questi scandali non non dobbiamo soltanto denunciarli, ma dobbiamo risolverli. Anche questo è un sistema che ho trovato, un sistema di governo dalla politica che spesso ha fatto anche scelte sbagliate e parlo non soltanto di centro destra ma anche di centro sinistra“.
Tamajo padrone di casa, chiesto il bis al governatore
Presente all’evento tutto lo Stato Maggiore di Forza Italia: il coordinatore regionale Marcello Caruso; il coordinatore provinciale a Palermo, ovvero l’assessore comunale Pietro Alongi; e il coordinatore cittadino Domenico Macchiarella. In prima fila anche i due assessori comunali in quota Tamajo, ovvero Rosi Pennino e il padre Aristide Tamajo. All’evento ha presenziato una delegazione dei lavoratori Almaviva. Durante l’evento, i dipendenti e famiglie del call center palermitano hanno anche esposto uno striscione per ringraziare Tamajo e Schifani dell’impegno messo in campo per la risoluzione della vertenza nei tavoli romani.
A fare da padrone di casa è stato proprio l’assessore regionale Edy Tamajo. “È diventata una tradizione da ripetere ogni anno – ha sottolineato l’esponente di Forza Italia -. Un momento in cui si traccia la linea dell’anno passato. Il Governo Regionale ha fatto tante cose: dalla stabilizzazione dei precari alla copertura del disavanzo. Abbiamo lavorato per fornire la Sicilia di dissalatori. Stiamo operando per realizzare i termovalorizzatori. Abbiamo dimostrato di essere un Governo vicino alle aziende produttive siciliane. Lo abbiamo visto in ogni manovra economica passata all’Ars“. Successivamente, durante il suo intervento, Tamajo si è rivolto direttamente a Schifani, chiedendogli di “rimanere per un’altra legislatura“.
Gli obiettivi del 2025
Sul 2025 l’assessore alle Attività Produttive pone poi paletti precisi. “L’obiettivo è di continuare a lavorare con il presidente Schifani. Fa piacere stare in questo Governo. Lavoreremo per dare risposte a quei problemi di lungo corso che attanagliano la Sicilia“.
Su Mulè: “Sta troppo a Roma”
Una battuta arriva anche sulle parole pronunciate qualche giorno dal vicepresidente della Camera Giorgio Mulè. “La Sicilia terra di emergenze? Consiglierei a questo esponente di Forza Italia di farsi un giro in Sicilia. Sta troppo a Roma – attacca Tamajo, che poi conclude -. La politica non si fa dentro ai palazzi”.