Papa Francesco è morto: il Pontefice aveva 88 anni . Jorge Mario Bergoglio, nato il 17 dicembre 1936 a Buenos Aires, in Argentina, è stato il 266esimo Papa della Chiesa cattolica.
Durante il suo pontificato ha portato avanti diverse riforme e molti dei suoi messaggi – dal clima ai migranti, fino ai vaccini – sono entrati nella storia. La morte del Santo Padre è stata annunciata dal cardinale Kevin Farrell.
Le reazioni della politica

“Ho appreso con grande dolore personale la notizia della morte di Papa Francesco, avvertendo il grave vuoto che si crea con il venire meno del punto di riferimento che per me ha sempre rappresentato. La morte di Papa Francesco suscita dolore e commozione tra gli italiani e in tutto il mondo. Il suo insegnamento ha richiamato al messaggio evangelico, alla solidarietà tra gli uomini, al dovere di vicinanza ai più deboli, alla cooperazione internazionale, alla pace nell’umanità. La riconoscenza nei suoi confronti va tradotta con la responsabilità di adoperarsi, come lui ha costantemente fatto, per questi obiettivi”. Lo ha dichiarato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio sulla morte di papa Francesco.

“Papa Francesco è tornato alla casa del Padre. Una notizia che ci addolora profondamente, perché ci lascia un grande uomo e un grande pastore”, queste le prime parole della premier Giorgia Meloni.
“Ho avuto il privilegio di godere della sua amicizia, dei suoi consigli e dei suoi insegnamenti, che non sono mai venuti meno neanche nei momenti di prova e di sofferenza. Nelle meditazioni della Via Crucis, ci ha ricordato la potenza del dono, che fa rifiorire tutto ed è capace di riconciliare ciò che agli occhi dell’uomo è inconciliabile. E ha chiesto al mondo, ancora una volta, il coraggio di un cambio di rotta, per percorrere una strada che ‘non distrugge, ma coltiva, ripara, custodisce”, ha continuato la presidente del Consiglio. “Cammineremo in questa direzione, per ricercare la strada della pace, perseguire il bene comune e costruire una società più giusta e più equa. Il suo magistero e la sua eredità non andranno perduti. Salutiamo il Santo Padre con il cuore colmo di tristezza, ma sappiamo che ora è nella pace del Signore”, conclude Meloni.

“Papa Francesco è tornato alla Casa del Padre. Cura del Creato, Misericordia, fratellanza: è stato un grande Pontefice. Un amico dell’Italia. Preghiamo per lui e per il futuro di tutta la Chiesa Cattolica. Santo Padre, ci protegga da lassù”, ha scritto il vicepremier e ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani su X.
“Ricordo molti incontri con il Papa, era un uomo di grande spessore, ha sempre combattuto per la pace, per la fine di tutte le guerre del mondo”, ha dichiarato ancora Tajani. “Francesco ha lasciato un messaggio anche a noi politici ricordando che il nostro lavoro è quello di essere al servizio della gente, al servizio degli ultimi, e dobbiamo ricordare questa missione ogni giorno”, ha concluso.

“La scomparsa di Papa Francesco suscita un profondo senso di dolore: guida spirituale di immenso carisma e testimone di fede vissuta, ha saputo incarnare i valori della misericordia e della solidarietà, avvicinando la Chiesa a tutti con una particolare attenzione a chiunque fosse in difficoltà. Il Suo impegno per il dialogo, la pace e l’attenzione agli ultimi resteranno un’eredità preziosa”. Lo afferma il presidente del Senato Ignazio La Russa.

“Con profonda commozione, ci uniamo al dolore della Chiesa universale per la scomparsa di Papa Francesco. La sua morte lascia un vuoto immenso. Le sue parole di pace, i gesti di misericordia e il costante richiamo alla fratellanza tra i popoli resteranno un faro per le generazioni future. In questo momento di lutto, siamo vicini a tutta la comunità dei cristiani e a chi, in ogni angolo del pianeta, piange la perdita del Santo Padre. Che il suo esempio continui a ispirare il cammino di chi crede in un mondo più giusto, umano e solidale”. E’ il ricordo del presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.

“Papa Francesco ci lascia un’eredità spirituale straordinaria. La sua capacità di parlare con semplicità a ogni persona, di farsi prossimo ai più fragili, di cercare la pace oltre ogni confine, ha segnato profondamente il nostro tempo. La sua testimonianza resterà viva nei nostri cuori.” Lo dichiara il Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci.

“Perdiamo una guida spirituale autentica, un uomo che ha saputo incarnare con semplicità e forza il messaggio evangelico, dimostrandosi vicino agli ultimi, ai poveri ed ai sofferenti, rappresentando in questi 11 anni da Papa una luce di speranza in tempi difficili. Fino all’ultimo è stato un esempio di vita che sono sicuro ispirerà il cammino delle future generazioni. Grazie Papa Francesco”, così dichiara l’onorevole Riccardo Gennuso di Forza Italia.

“Chi vive per il proprio perde. Nel giorno in cui il mondo perde la figura guida di Papa Francesco, voglio ricordare questo messaggio di fraternità e solidarietà che il Pontefice ha trasmesso da Palermo, nella sua visita del 2018. Un messaggio ribadito nella visita alla Missione di Biagio Conte, anch’egli, come Francesco, difensore degli ultimi e contro ogni diseguaglianza. In quella visita, avvenuta nel giorno in cui si ricordava l’anniversario dell’uccisione di padre Pino Puglisi, resta indimenticabile anche l’appello ai mafiosi a convertirsi, ricordando che non si può essere fedeli e legati a cosa nostra allo stesso tempo. Tutti questi sono messaggi che resteranno scolpiti nella storia e ancora oggi necessari alla città. Oggi il mondo piange la perdita del più grande messaggero di pace del nostro tempo, auspicando che il suo insegnamento venga portato avanti“, ha detto il sindaco di Palermo Roberto Lagalla.

“È tornato alla casa del Padre il nostro amatissimo Francesco. Un grande sacerdote, un grande Papa.

“La scomparsa di Papa Francesco lascia in tutti noi fedeli un vuoto incolmabile nel cuore”, ha dichiarato il sindaco di Monreale (PA) Alberto Arcidiacono, che ha espresso profondo cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco. “La sua umiltà, la sua vicinanza ai più deboli e il suo incessante appello alla pace sono stati un esempio luminoso per tutti noi”. Arcidiacono, ha ha ricordato, inoltre, il forte legame di Papa Francesco con la Sicilia e la sua visita a Palermo nel 2018.”Monreale, con la presenza del suo magnifico Duomo custodisce un patrimonio di fede e di arte che testimonia la ricchezza della nostra tradizione cristiana. In questo momento di dolore, ci uniamo alle preghiere di tutta la Chiesa universale e ricordiamo con gratitudine il magistero di Papa Francesco”. Il sindaco Arcidiacono ha annunciato che il Comune di Monreale si unirà al lutto nazionale.

“E’ davvero profondo il dolore di tutti i sindaci, dei Comuni italiani e dell’Anci per la scomparsa di Papa Francesco. In una delle fasi più difficili della vita dell’umanità, ci mancherà la sua voce universale che ha sempre invocato pace, giustizia ed equità”. E’ il commento di Gaetano Manfredi, presidente dell’Anci e sindaco di Napoli. “Papa Francesco in questi anni ha riservato grande attenzione alla vita delle nostre comunità, e dimostrato vicinanza soprattutto ai bisogni dei più deboli e indifesi. Una lezione che, da amministratori, terremo ogni giorno viva nel suo ricordo”, conclude il presidente di Anci.

“Sono profondamente dispiaciuto per la scomparsa di Papa Francesco che fino a ieri ha celebrato la Pasqua e ha impartito la benedizione Urbi ed Orbi, un ultimo gesto di amore nei confronti della Chiesa universale. Lo ricorderemo per i suoi tanti piccoli e grandi gesti rivoluzionari, per avere voluto il Giubileo straordinario della Misericordia, per avere cercato la pace più di tutti gli altri capi di Stato nel mondo. Ci teneva ad essere soprattutto il Papa delle periferie e degli ultimi, rispondendo a chi si stupiva per alcune sue prese di posizioni forti su temi sociali: “Questo è il Vangelo”. Lo ricordo durante la sua visita a Palermo, il suo stile comunicativo che non faceva mai sentire nessuno fuori posto o emarginato, ma tutti amati allo stesso modo. Adesso è il momento di unirsi alla preghiera per la sua anima e per il futuro della Chiesa, in un mondo quanto mai bisognoso di pace, la più grande preoccupazione per il Santo Padre anche durante questo periodo di sofferenza a causa della malattia”. Sono le parole con cui il deputato regionale Marco Intravaia ha espresso il suo cordoglio per la morte di Papa Francesco.

“La potenza delle immagini di Francesco che percorre a piedi il molo Favaloro e protende le braccia verso il mare, lanciando una corona di fiori, richiamano alla memoria il suo potente messaggio di fratellanza, di pace, di accoglienza, di amicizia che rimarrà scolpito nella storia dell’umanità”, così dichiara Filippo Mannino sindaco di Lampedusa e Linosa, interpretando i sentimenti dei suoi concittadini scossi dalla notizia della morte del pontefice.

“Con profonda commozione ricordiamo Papa Francesco, uomo di straordinarie doti umane, guida spirituale dal cuore aperto e dalla voce sempre vicina agli ultimi. La sua semplicità, la sua forza morale e il suo amore instancabile per l’umanità resteranno scolpiti nei nostri cuori. Ci ha insegnato la misericordia, il dialogo e la speranza.

“La morte di Papa Francesco lascia un vuoto immenso. Le sue parole di pace, i gesti di misericordia e il costante richiamo alla fratellanza tra i popoli resteranno un faro per le generazioni future. Ha voluto ‘una chiesa povera per i poveri’. Indimenticabile, per noi siciliani, il primo viaggio del suo pontificato a Lampedusa nel 2013, per promuovere l’accoglienza e la creazione di ‘ponti, non muri tra i popoli'”. Così il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo, commentando la scomparsa di Papa Francesco.

Il Sindaco di Messina Federico Basile, la Giunta e l’intera Amministrazione Comunale esprimono “profondo cordoglio per la scomparsa di Sua Santità Papa Francesco, Pontefice amato e guida spirituale che ha saputo parlare al cuore del mondo con umiltà, forza e straordinaria umanità”.
“Con la morte di Papa Francesco – dichiara il sindaco Basile – il mondo perde una voce coraggiosa, capace di abbattere muri e costruire ponti, di stare accanto agli ultimi e di richiamare con forza i valori universali della pace, della giustizia e della fraternità. La città di Messina si stringe in un abbraccio commosso alla Chiesa universale, ricordando con gratitudine il Suo insegnamento e il Suo esempio.”

Ida Carmina, deputata del Movimento 5 Stelle, commenta la scomparsa di Papa Francesco, “una figura straordinaria quella di Francesco Bergoglio, il Papa degli ultimi, che in questi 12 anni ha lasciato una testimonianza mirabile dell’Amore di Cristo“. Che aggiunge, “il suo testamento nella benedizione di ieri Urbi et Orbi di pace, amore e attenzione agli ultimi” .
Le reazioni nella chiesa e nella società
La Comunità di Sant’Egidio si unisce al dolore della Chiesa tutta, di tutte le religioni e dei tanti amici di Papa Francesco, che oggi piange e lo accompagna con la preghiera. Emiliano Abramo della Comunità di Sant’Egidio: “Papa Francesco lascia una luce ed una scia di simpatia tra popoli e religioni, ha favorito il dialogo tra diversi, ha praticato la carità. L’affetto e l’esempio di Bergoglio continuano ad accompagnarci verso una stagione di pace”.
“È stato un Papa tra la gente, vicino in modo speciale ai poveri, agli ultimi, ai dimenticati, rendendo visibile la misericordia del Padre in mille gesti quotidiani affinché nessuno si sentisse escluso. Ha annunciato la Pasqua, ha celebrato la Pasqua, e ora ha fatto Pasqua. La Pasqua del Crocifisso Risorto è diventata la sua Pasqua, e noi lo affidiamo con fiducia all’abbraccio del Padre”. Sono le parole del Vescovo della Diocesi di Mazara del Vallo monsignor Angelo Giurdanella, appresa la notizia della morte di Papa Francesco-
“In questi anni, Papa Francesco ci ha insegnato – con la forza del suo magistero e della sua vita – come si ama, come si serve e come si soffre per la Chiesa. Con parole e gesti semplici e profondi ha parlato al cuore degli uomini e delle donne di oggi, rendendo vicino a tutti la freschezza del Vangelo. Fino all’ultimo, fino a ieri, ci ha indicato la strada da cercare e percorrere: la pace. Pace come dono da chiedere con insistenza a Dio, e come impegno da vivere ogni giorno con scelte concrete, anche scomode», sono ancora le parole del Vescovo.
“Con il cuore affranto salutiamo il Santo Padre Francesco”, lo afferma il vescovo di Acireale e presidente della Conferenza episcopale siciliana Antonino Raspanti. “Con profondo dolore nell’animo, mi unisco al dolore universale per la morte di Papa Francesco. Una vita donata alla Chiesa, ai poveri e alla fraternità tra i popoli. – prosegue – Eletto al soglio pontificio il 13 marzo 2013, ha guidato con instancabile zelo la Chiesa universale, testimoniando a tutti la gioia del Vangelo”.
“Autorevole nel suo governo, inflessibile difensore dei fondamentali diritti umani, ha dimostrato cura e attenzione verso il creato, ha strenuamente promosso la pace e la fratellanza tra i popoli, ponendo sempre al centro della sua azione pastorale l’accoglienza degli ultimi, in particolare dei migranti e dei rifugiati. Attraverso le sue parole semplici, le encicliche ed i documenti del suo magistero, ci ha continuamente richiamati a una visione cristocentrica della vita e del mondo, fondata sull’amore, la giustizia e la misericordia”, ricorda il vescovo Raspanti.
“Ci uniamo alla preghiera della Chiesa universale e raccomandiamo l’anima del Santo Padre all’amore misericordioso di Dio. Grati per il suo amore al Vangelo e per il suo servizio alla Chiesa, ricorderemo sempre il suo viaggio a Lampedusa, in terra agrigentina, per sensibilizzare il mondo sui temi dell’accoglienza e dell’attenzione ai poveri e ai migranti”. Lo scrive l’arcivescovo di Agrigento, monsignor Alessandro Damiano.
Il vescovo di Caltanissetta, Mario Russotto , nel suo messaggio di cordoglio rammenta le più importanti tappe del Pontificato di Francesco che si è svolto “all’insegna della misericordia, come ricorda il suo motto episcopale, Miserando atque eligendo, “perdonare e scegliere”. Esse hanno inciso – afferma – nella Chiesa mediante importanti riforme che le permettono oramai di affacciarsi nel mondo contemporaneo e di dibattere con esso su temi di strettissima attualità”. Il Vescovo ha ricordato poi le volte in cui ha incontrato Papa Francesco, “non soltanto in occasione delle due visite, ma anche in altre circostanze, nelle quali ha esposto il cammino della nostra Chiesa diocesana, confrontandosi con lui e ricevendone la benedizione”.