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Musica: in uscita il primo album di “Angelo Daddelli & i Picciotti”

mercoledì 29 Gennaio 2020
Si Resti Arrinesci Angelo Daddelli e I Picciotti

Si Resti Arrinesci” (Se resti, riesci): si cambia rotta in Sicilia soprattutto nel campo dell’arte. Ed è in questa direzione che la piccola orchestra di folk siciliano “Angelo Daddelli & i Picciotti” ha deciso di andare realizzando il loro primo album, omonimo, in uscita (in digitale) il 21 febbraio (800A Records).

Otto brani, tra inediti e canti della tradizione popolare siciliana, potenti e viscerali capaci di restituire l’essenza dell’identità siciliana, che ruotano intorno ai temi dell’amore, del lavoro, della sofferenza, della satira, dei doppi sensi sui rapporti di coppia, dei canti fanciulleschi che fanno da contorno ad una provocazione che il gruppo vuole lanciare.

Ci hanno insegnato a vivere l’emigrazione forzata dalla nostra terra come un destino ineluttabile e a tollerarla come un male normalizzato – spiega Angelo Daddelli, fondatore del gruppo – Ma così non è, vogliamo accendere una luce per evidenziare questo fenomeno drammatico e che molti fanno finta di non vedere, in primis gli attori della nostra politica siciliana. Uno degli obiettivi di questo nostro lavoro, dunque, è cercare di infondere il più possibile autostima ai siciliani e spronarli a migliorarsi e tenere alta l’attenzione di chi governa questa terra straordinaria”.

L’uscita di “Angelo Daddelli & i Picciotti” sarà accompagnato dal singolo e dal videoclip di “Ti ti ti”.

Angelo Daddelli e I Picciotti
Angelo Daddelli e I Picciotti

Un obiettivo che il gruppo composto da Angelo Salvatore Daddelli (voce, chitarra, friscalettu, flauto dolce), Mattia Franchina (contrabbasso, cori), Nino Nobile (mandolino, mandola, chitarra, cori), Marco Macaluso (fisarmonica, cori) e Alessio Oliva (percussioni, cori) vuol raggiungere attraverso l’attualizzazione di quella musica che è appartenuta e appartiene alla storia della Sicilia.

L’Isola è sempre stata punto di riferimento per le altre regioni dell’Italia meridionale e spesso anche fonte di ispirazione per diversi compositori come ad esempio Johann Sebastian Bach, Arcangelo Corelli, Alessandro Scarlatti, o altri grandi nomi, che inclusero nelle loro composizioni la danza siciliana per la stesura di composizioni più grandi.

Anche attraverso l’utilizzo esclusivo di strumenti acustici quali chitarra classica, contrabbasso, mandolino, mandola, tamburello, cianciane (cembali), fisarmonica, marranzano (scacciapensieri) e il friscalettu (il flauto di canna, che caratterizza le tarantelle siciliane e tutti gli altri brani “friscati”,) strumento millenario e autoctono della Sicilia, derivante, ed evoluzione stessa, del flauto greco che accompagnava i primi componimenti poetico-musicali occidentali.

Il risultato è una musica senza tempo, capace di restituire l’essenza dell’identità dell’Isola.

Questi i brani presenti: “U puddicinu”, “Ti ti ti”, “Balletto palmese”, “Abballati”, “Fantasia Mediterranea”, “Comu si beddra”, “Santa Rosalia” e “Vicariota”.

L’album è prodotto, registrato e mixato da Fabio Rizzo presso Indigo Palermo e masterizzato da Andrea De Bernardi presso Eleven Mastering. Al disco hanno partecipato Irene Giliberti (tamburello siciliano), Angelo Battaglia (chitarra), Giuseppe Lana, Valentina Migliore, Roberta Sava (cori), Davide Rizzuto (violino), Giuseppe D’Amato (violoncello) e Salvo D’Amato (viola).

La piccola orchestra folk

I Picciotti nasce nel 2014 a Palermo da un’idea di Angelo Salvatore Daddelli. L’organico è composto esclusivamente da strumenti acustici quali chitarra classica, contrabbasso, mandolino, mandola, friscalettu (il flauto di canna), tamburello, cianciane (cembali), fisarmonica e marranzano (scacciapensieri).

Nei primi anni di attività la band si è esibita quotidianamente in strada, tra i vicoli, le piazze e i mercati rionali del centro storico palermitano. Da lì a poco comincia un periodo di intensa attività live nei locali e di impegno sociale al fianco delle diverse associazioni culturali che operano in città.

Nel 2016 un’intera puntata viene dedicata ai Picciotti da Radio France International nel documentario “Musique. RFI.FR, “Destination Palerme, le renouveau du friscaletto en Sicile” .

Seguono una serie di partecipazioni a manifestazioni locali e internazionali .

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