“Un periodo di grave siccità, nonostante le ultime piogge, sta colpendo duramente la Sicilia. Chiediamo al governo e in particolare al ministro delle Infrastrutture Salvini, come intenda fronteggiare e con la massima urgenza, una situazione che sta mettendo in grave difficoltà l’intera Regione“. A chiederlo, attraverso un‘interrogazione al ministro per le Infrastrutture e dei Trasporti, sono i parlamentari del Pd Giuseppe Provenzano (primo firmatario) Anthony Barbagallo, Maria Stefania Marino, Giovanna Iacono e Fabio Porta.
“Al momento – si legge nel testo dell’interrogazione– proprio a causa della carenza idrica sono già 150 i comuni dell’isola nei quali l’acqua è razionata nella sua erogazione quotidiana, creando disagi e disservizi alle comunità locali“.
“Per fronteggiare la crisi – proseguono gli esponenti del Pd – la Regione ha provveduto a nominare un commissario straordinario, con la predisposizione di un piano da 150 milioni di euro senza però le corrispondenti coperture e soprattutto ha ipotizzato un piano di razionamento con tagli all’erogazione dell’acqua dal 10 fino al 45 % rispetto alla media“. Gli esponenti del Pd evidenziano inoltre che “il piano ha messo immediatamente in allarme, in particolare, il settore agricolo che rischia di affrontare un periodo estivo con una disponibilità di acqua limitata che pregiudicherebbe un anno di lavoro con devastanti impatti produttivi e anche occupazionali“.
Nel testo dell’interrogazione dei dem, si legge inoltre che “per la manutenzione degli impianti servirebbero circa un miliardo di euro e il mancato utilizzo delle risorse del Pnrr rappresenta una oggettiva aggravante, anche perché sembrerebbero non esservi disponibili altre risorse. I cambiamenti climatici sono sotto gli occhi di tutti – si evidenza nel testo – ed espongono la Sicilia ad affrontare situazioni di estrema difficoltà anche per il futuro“.
“Occorrerebbe – concludono i dem – un’adeguata programmazione di interventi infrastrutturali dedicati proprio a dotare la Sicilia di adeguate infrastrutture idriche senza disperdere l’indispensabile risorsa”.