La necessità di una modifica del testo unico enti locali, la “sperequazione” in cui versa il sistema della distribuzione delle risorse da parte dello Stato alla Regione siciliana, la mancata riforma dei rifiuti, il sostanziale “stallo” sulla completa attuazione della riforma delle ex Province e un “inefficace” meccanismo di utilizzazione dei Fondi Comunitari.
Sono alcuni dei temi affrontati nella lettera che l’Asael, associazione che riunisce gli amministratori locali siciliani, ha inviato al neo ministro per gli Affari regionali e le autonomie Francesco Boccia.
In cima alle preoccupazioni dell’associazione “la crisi crescente della finanza regionale che non è più in grado di assicurare ormai da anni – si legge nella lettera – un adeguato sistema di trasferimenti di risorse, con un conseguenziale fenomeno di dissesti finanziari degli enti locali”. L’Asael ricorda infatti che “il Fondo per le autonomie è passato dai 900 milioni del 2009 ai 270 di oggi“.
Tra gli argomenti della lettera, firmata dal presidente dell’Asael Matteo Cocchiara, anche l’incompleto trasferimento di funzioni dalla Regione ai Comuni, una “carente” formazione del personale comunale, una difficoltosa stabilizzazione dei precari, una riforma urbanistica da tempo invocata e un riassetto idrogeologico dei territori “purtroppo ancora da realizzare“.