Prosegue l’impegno dei Canadair e degli elicotteri della flotta aerea dello Stato impegnati dalle prime luci del giorno nelle operazioni di spegnimento dei numerosi incendi su tutto il territorio nazionale.
Ieri sono state tantissime le richieste di intervento aereo ricevute dal Centro Operativo Aereo Unificato del Dipartimento della Protezione Civile.
Le zone maggiormente colpite quelle del Monte Erice e di Cefalù, con ampi tratti di macchia mediterranea ancora una volta devastati dalle fiamme. Chiusa per precauzione la riserva naturale dello Zingaro.
Nove Canadair e un elicottero del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco hanno consentito finora di mettere sotto controllo o spegnere dieci roghi. Le attività di lancio di acqua e liquido ritardante ed estinguente proseguiranno finchè le condizioni di luce lo consentiranno.
E intanto, sulla rapidità delle operazioni antincendio e sul tema della prevenzione montano le polemiche. “Mentre il governo regionale dedica ogni sua energia nella spartizione delle nomine nei settori più disparati, tentando di depredare tutto quel che ancora rimane sulla diligenza – dice Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’Ars – la Sicilia va in fiamme, ora dopo ora, senza che sia stato doverosamente predisposto un adeguato piano antincendio e che i territori abbiano ricevuto le risorse necessarie per fare fronte ad un’emergenza che si ripete drammaticamente ogni estate. Una colpa, quella di Palazzo d’Orleans, che i forestali pagano sulla propria pelle, dovendo lavorare senza mezzi idonei, trovandosi addirittura a spegnere il fuoco con scope o attrezzi di fortuna”.
“FI – continua – condivide la preoccupazione dei sindacati, che anche in queste ore, dopo gli incendi del trapanese, hanno lanciato l’allarme. Molti degli operatori non sono ancora entrati in servizio, altri sono al lavoro solo dal 15 giugno. La Regione, palesemente incapace di amministrare, faccia quanto deve mettendo al sicuro i territori, gli operatori e i cittadini”.