È partita da Taormina la lunga rincorsa verso il 2025. L’anno che si appresta alle porte sarà di fondamentale importanza per la Sicilia, che sarà insignita del titolo di Regione Europea della Gastronomia. Un riconoscimento di prestigio, mai assegnato in Italia, e che permetterà di mettere sotto i riflettori di tutto il vecchio continente, e non solo, le eccellenze agroalimentari siciliane.
La Regione già nei mesi scorsi ha intrapreso un percorso ben preciso, in cui l’arma vincente in più è certamente l’approccio multidisciplinare. Una strategia messa in campo in un periodo tutto purché felice per il territorio siciliano, che ormai da mesi combatte per arginare l’emergenza siccità. Ne è consapevole l’assessore regionale all’Agricoltura, allo Sviluppo Rurale e alla Pesca Mediterraneo Salvatore Barbagallo, che nelle ultime variazioni di bilancio e nella prossima legge Finanziaria ha previsto una serie di interventi a favore del comparto: ristori, aiuti alle aziende, misure in sostegno della zootecnia e del grano duro sono solo alcune delle soluzioni adoperate. La speranza è che la Manovra che verrà possa contenere interventi più strutturali che possano essere d’aiuto concreto, soprattutto in una prospettiva di lungo raggio e non solo di breve termine.
Intanto si guarda con fiducia al 2025. “Porteremo la Sicilia in giro per l’Europa con diversi eventi. Ciò significa – ha dichiarato l’assessore Barbagallo – non solo valorizzare i nostri prodotti, ma anche legare la gastronomia con il turismo, i beni culturali, i beni archeologici e naturali, la valorizzazione delle riserve naturali, dei borghi marinari e di quelli rurali. Quindi fare rete per legare tutti gli elementi positivi della Sicilia“.