Sarà “Sicilian Ghost Story”, opera seconda dei palermitani Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, ad inaugurare la 56esima edizione della Semaine de la Critique al Festival di Cannes.
Dopo aver vinto con “Salvo” (2013) il Gran Premio della Semaine e il Premio Rivelazione al 66° Festival di Cannes, i due registi sono stati invitati dal direttore Charles Tesson. È la prima volta che accade per un film italiano.
“Antonio Piazza e Fabio Grassadonia – ha dichiarato il direttore – aprono la Semaine de la Critique del Festival di Cannes con un incredibile film, incrocio di generi diversi, che combina sguardo politico, fantasia e storia d’amore, con potente maestria”.
Il film, interamente girato tra i laghi e le foreste del Parco regionale dei Nebrodi e nel Comune di Troina (En), nel cuore della Sicilia, set di particolare bellezza naturalistica, vede come protagonista Giuseppe (Gaetano Fernandez) un ragazzino di tredici anni che, all’improvviso, scompare. Luna (Julia Jedlikowska), compagna di classe innamorata di lui, non si rassegna alla sua misteriosa sparizione. Ribellandosi al silenzio e alla complicità che la circondano, pur di ritrovarlo, discende nel mondo oscuro che lo ha inghiottito e che ha in un lago una misteriosa via d’accesso. Accanto ai giovani attori sopracitati, entrambi per la prima volta sul grande schermo, selezionati dopo un lungo casting di nove mesi in Sicilia, ci sono altri quattro ragazzi co-protagonisti: Corinne Musallari, Lorenzo Curcio, Andrea Falzone, Federico Finocchiaro.
Durante l’estate prima delle riprese, sotto la guida dei registi, i ragazzi hanno partecipato a un laboratorio di preparazione, articolato in più fasi, che poco per volta li ha condotti dentro la storia e nei luoghi in cui si sono svolte le riprese. Al loro fianco gli attori Sabine Timoteo, Vincenzo Amato, Filippo Luna e Nino Prester.
“Come diceva Leonardo Sciascia – hanno detto i registi – “La Sicilia è tutta una fantastica dimensione e non ci si può star dentro senza fantasia”. La collisione fra un piano di realtà e un piano fantastico ci ha fatto riconoscere gli elementi che da tempo avevamo davanti agli occhi: un fantasma e la colpa di un mondo che sopprime bambini. Elementi per una ghost story. Una ghost story siciliana e, in quanto tale, sul piano di realtà, favola nera, sul piano fantastico, favola d’amore”.
La sceneggiatura del film ha già ricevuto, lo scorso anno, il prestigioso “Sundance Institute Global Filmmaking Award” al Sundance Film Festival, premio che onora “registi emergenti dalle diverse parti del pianeta che posseggono l’originalità, il talento e la visione per essere celebrati come futuro del cinema mondiale”.
La fotografia è firmata da Luca Bigazzi, il montaggio è di Cristiano Travaglioli, le musiche originali di Soap&Skin e Anton Spielmann, la scenografia di Marco Dentici, i costumi di Antonella Cannarozzi, il suono in presa diretta di Guillaume Sciamà.
“Sicilian Ghost Story” è una coproduzione Italia-Francia-Svizzera: Indigo Film, Cristaldi Pics con Rai Cinema per l’Italia; Mact Productions, JPG Films per la Francia; Ventura Film, RSI-Radiotelevisione Svizzera/SRG SSR per la Svizzera. The Match Factory cura le vendite internazionali.