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Polemiche in Consiglio Comunale

Opposizioni disertano relazione di Lagalla: “Inascoltati su piano sicurezza” CLICCA PER IL VIDEO

sabato 25 Ottobre 2025

Non parteciperemo ai lavori d’aula“. Questa è la posizione intrapresa dai gruppi d’opposizione al Comune di Palermo, manifestata questo pomeriggio in una conferenza stampa che ha anticipato di qualche minuto la consueta relazione semestrale del sindaco Roberto Lagalla. Un confronto con l’aula che sarà disertato dai gruppi di Avs, PD, “Oso”, M5S e Gruppo Misto. Una scelta, spiegano i consiglieri comunali, dovuta all’impossibilità di affrontare il tema della sicurezza urbana in città. Un’esigenza resasi necessaria, oggi più che mai, dopo quanto avvenuto in via Spinuzza lo scorso weekend. Momento nel quale ha perso la vita il giovane Paolo Taormina.

Zone rosse, si svuotano le attività commerciali

Piazza Olivella la sera del 23 ottobre 2025, foto di Francesco Capizzi

L’ultima vittima di una lunga scia di sangue che ha travolto il capoluogo siciliano. Fatto per il quale è stato messo in campo, di concerto con il Ministero dell’Interno, un piano sicurezza che ha visto l’inserimento di nuovo personale fra le fila delle forze dell’ordine e di tre zone rosse all’interno del territorio cittadino. Una scelta che però ha avuto un esito inaspettato, ovvero lo svuotamento delle attività commerciali dei territori coinvolti. Fatto denunciato ieri sera da alcuni titolari di ristoranti, pub e locali, i quali hanno immortalato il triste paesaggio fatto di sedie vuote e luci spente. Un panorama che non si vedeva dal periodo del lockdown.

Situazione sulla quale si è espresso l’esponente del Gruppo Misto Carmelo Miceli. “Quando alcune zone centrali della città vengono indicate come rosse, si è trasmesso un concetto: quelle aree sono state alla mercee dei delinquenti. E li ci sarebbe da capire cosa si intende con queste figura. Per esempio, un soggetto che ha scontato la propria pena e si è redento cosa è? Non è stato spiegato niente a nessuno. Mi sarei aspettato, da parte del sindaco, una conferenza stampa per fare il punto sulla strategia intrapresa delle istituzioni. Non si risponde ad un problema complesso con misure spot. Quello della sicurezza è un problema che ha origini antichissime, per esempio nella ghettizzazione di alcuni quartieri“.

Le opposizioni: “Non parteciperemo alla seduta”

Punti sui quali, dicono gli esponenti del centrosinistra, quest’ultimi si sarebbero voluti confrontare con il primo cittadino in una seduta dedicata. Un’occasione che si sarebbe potuta manifestare in data odierna. Solo che, invece, si è deciso di espletare la relazione annuale sull’attuazione del programma dell’Amministrazione Comunale. Fatto per il quale gli esponenti delle opposizioni hanno deciso di lasciare Palazzo Comitini. “Non saremo presenti in aula – ha commentato il consigliere comunale di AVS Fabio Giambrone -. Crediamo che sia inaccettabile la proposta, non condivisa con i capigruppo da parte del presidente del Consiglio Comunale, di affrontare la relazione del sindaco. Come se non fosse accaduto nulla in questi giorni in città. Un fatto che continua a mortificare il Consiglio Comunale e la città di Palermo“.

Abbiamo atteso in segno di rispetto che il sindaco trovasse il tempo di incontrare il Consiglio Comunale. Purtroppo questa Amministrazione di dar vita ad un Consiglio Comunale per affrontare il tema nel merito – ha aggiunto Mariangela Di Gangi, rappresentante del PD -. Il sindaco sarà qui per espletare la relazione annuale. Ne riconosciamo l’importanza, ma prima si doveva parlare di un tema come quello della sicurezza“.

Il problema educativo

C’è poi chi, come la capogruppo del M5S Concetta Amella, punta il dito contro l’assenza di strategie di lungo corso. “Palermo non ha bisogno dell’esercito o di militari. Ha bisogno di maestri, educatori, pedagoghi. Due dati su tutti. Palermo è la città con il più alto tasso di reati commessi da minori e con il tasso di dispersione scolastica più alta“. E infine, il collega di partito Antonino Randazzo si ricollega alla recente seduta all’ex Provincia, trovando analogie con quanto succede al Comune di Palermo. “Anche alla Città Metropolitana, dove abbiamo approvato lo Statuto, era assente. Si è rilevato latitante in tutte le sue funzioni. Un fatto inaccettabile visto quanto è accaduto in città. Avevamo chiesto un confronto. Lo stesso è stato negato“.

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