La deputata messinese di Forza Italia, Matilde Siracusano, esprime soddisfazione per il via libera in Commissione alla Camera ad un emendamento, da lei presentato, sulla spinosa questione dei trojan che rappresentano uno strumento al centro di polemiche per l’eccesso di utilizzo nei confronti dei cittadini nell’ambito delle indagini e che si estende ad ora anche ai reati minori.
Siracusano chiede che l’impiego dei trojan venga disciplinato con obbligo per il giudice di motivarne l’esigenza di utilizzo del captatore informatico.
“Il trojan – spiega l’on. Siracusano – è un dispositivo mostruosamente invasivo, fuori controllo, che stupra la privacy e che deve essere necessariamente ridimensionato. Dovrebbe essere usato solo per le indagini sui reati molto gravi come quelli di mafia e terrorismo ma l’ex ministro della giustizia Bonafede lo ha esteso ai reati di minore gravità così da poter trasformare il nostro Paese nel Grande Fratello di Stato. Adesso, in Commissione a Montecitorio, grazie al grande lavoro di Forza Italia, è stato approvato un mio emendamento che obbliga il giudice a rafforzare le motivazioni che giustificano l’applicazione del captatore informatico nelle indagini per i reati di minore gravità”.
“Avremmo potuto fare di più — continua la parlamentare di Forza Italia – ma questa vittoria è arrivata nonostante le fortissime resistenze da parte del Movimento 5 Stelle, animato dal solito atteggiamento giustizialista . È stata una vera battaglia e questo è il primo intervento in senso garantista che otteniamo sulle intercettazioni dopo anni di interventi che hanno ridotto sempre più le garanzie dei cittadini. Andiamo avanti per contrastare l’abuso di questo strumento e ci auguriamo che al più presto, come annunciato ora dal ministro Cartabia, questo tema possa essere oggetto di un accurato approfondimento”.