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Soldi e sanità, terremoto in Sicilia: pronta la diffida per gli ordini dei medici

giovedì 17 Gennaio 2019
soldi sanità

Tutti gli ordini dei medici della Sicilia riceveranno in questi giorni la diffida che, il 16 gennaio, il Codacons regionale ha preannunciato di inviare loro. La decisione dopo che la  Federazione Europea delle Industrie Farmaceutiche (Efpia) ha reso note le liste con i nomi dei soggetti pubblici e privati che avrebbero ricevuto finanziamenti dalla casa farmaceutica britannica GlaxoSmithKline. La Società che produce il vaccino esavalente venduto in Italia.

Quest’ultima, nel triennio 2015/2017, avrebbe versato una pioggia di denaro che ha oltrepassato lo Stretto arrivando fino a Roma.

La decisione del Codacons Sicilia poggia sulla necessità di “garantire la trasparenza in favore dei cittadini. Vogliono che i medici indichino nei loro studi “tutti i rapporti con le aziende farmaceutiche, esponendo appositi cartelli volti ad informare i pazienti circa i legami con le multinazionali dei farmaci”.

giulia grillo
Giulia Grillo

Soltanto in Sicilia, stando ai rendiconti, emergono soggetti portatori di interessi pubblici e privati che avrebbero ricevuto soldi dal colosso farmaceutico Gsk: università, fondazioni, centri di formazione professionale, ospedali, associazioni onlus e una serqua di medici provenienti da tutte le province della Sicilia. Nessuna esclusa.

Un giro da 39 milioni di euro che corre dalla Sicilia e s’impenna a Roma dove, tra i beneficiari, salta fuori l’Istituto superiore della Sanità (Iss) che opera sotto la vigilanza del ministero della Salute, guidato dal ministro catanese Giulia Grillo. Qui, secondo le liste, la Gsk avrebbe fatto arrivare un totale di 219.600 euro: 125.660 nel 2016 e 93.940 nel 2017.

Walter ricciardi
Walter Ricciardi

Il presidente dell’organismo, di diritto pubblico, fino al 18 dicembre è stato Walter Ricciardi che ha rassegnato le dimissioni lo stesso giorno in cui il Codacons nazionale ha reso pubbliche, sul proprio sito internet, le liste coi nomi. Un passato ricco di presunti conflitti di interessi quello di Walter Ricciardi che era già stato oggetto di due interrogazioni: una al Senato, da Paola Taverna, l’altra al Parlamento europeo, da Piernicola Pedicini (entrambi del Movimento 5 Stelle).

È curioso che il ministro Grillo, collega di partito dei due parlamentari, non fosse a conoscenza della situazione. Si potrebbe intravedere all’orizzonte l’ombra di una culpa in vigilando cui si potrebbe aggiungere anche una culpa in eligendo visto che il successore di Ricciardi viene indicato dal Codacons come portatore di interessi privati.

Dopo le dimissioni dell’ex presidente, infatti, il ministro della Salute ha dovuto nominare un commissario straordinario: il suo nome è Silvio Brusaferro che secondo l’associazione dei consumatori  “compare tra i presidenti del comitato organizzatore del 51°congresso nazionale Siti (società italiana di igiene) con la sponsorizzazione della Glaxosmithkline,della Msd e della Pfizer”. Si tratta delle maggiori aziende farmaceutiche produttrici di vaccini e tra queste compare di nuovo la Gsk.

Silvio Brusaferro

Ora, tanto per Brusaferro quanto per Ricciardi non si può parlare di reato ma, considerato che ogni sistema ha le sue storture e che non tutto quello che è concesso è anche lecito, si pone quanto meno una questione di conflitto di interessi. L’Istituto, infatti, svolge anche un’attività di ricerca e consulenza importante per il ministero della Salute: i suoi pareri non sono vincolanti ma hanno una marcata funzione di indirizzo. Ricciardi era stato messo alla guida dell’Iss dal governo Renzi ma il commissario Brusaferro è stato nominato da quello in carica.

Non è tutto. Un’altra grossa “firma”, perché la firma ce la mette proprio, appartiene questa volta al dicastero retto dalla Grillo. Sarebbe un importante dirigente che, sempre secondo il Codacons, firma atti pubblici sui vaccini e contestualmente fa parte del consiglio d’amministrazione della Glaxo.  

Se questo venisse confermato da un’ipotetica inchiesta, che al momento non c’è, si potrebbe forse parlare di abuso d’ufficio.

È fin troppo evidente quanto il nome della Gsk sia ricorrente in tutta questa storia fatta anche di cifre ricorrenti che farebbero pensare ad un tariffario. Per quali consulenze non è ancora stato possibile scoprirlo.

Tornando all’Istituto superiore di Sanità, il Codacons aveva preannunciato l’intenzione di inviare le liste con nomi e numeri, all’Autorità nazionale anticorruzione diretta da Raffaele Cantone. Nella giornata del 16 gennaio ci siamo messi in contatto con l’Anac ma dagli uffici romani hanno risposto di non avere ancora ricevuto nulla.

Scarica i dati in basso con le province siciliane evidenziate in giallo:

Elenco 2017

Elenco 2016

Elenco 2015

 

 

 

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