Si fermi la vendita di gadget e souvenir a tema mafia negli shops e spazi commerciali degli aeroporti siciliani. È la richiesta avanzata dall’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, Alessandro Aricò, con una lettera inviata ai vertici delle società di gestione degli scali di Palermo (Gesap), Catania e Comiso (Sac), Trapani (Airgest), Lampedusa (Ast) e Pantelleria (Enac).
“Mantenere una immagine dignitosa e scevra dai soliti stereotipi negativi – scrive Aricò – è senza dubbio una linea ferma da tenere nei luoghi di primo approdo di turisti e visitatori che raggiungono la Sicilia, come appunto gli aeroporti dell’isola”.
Già un anno fa, l’assessore aveva rivolto lo stesso invito agli armatori perché fossero rimossi i gadget e i souvenir a tema mafioso dagli spazi commerciali dei traghetti e delle navi che curano i collegamenti con le isole siciliane. “Invito – aggiunge l’assessore – che fu subito accolto. Sono certo che lo stesso avverrà anche negli aeroporti. Questi oggetti incatenano la nostra Isola a stereotipi mortificanti, richiamano un fenomeno criminale dal quale la Sicilia si sta sforzando di liberarsi grazie al sacrificio di eroi civili e all’impegno quotidiano della stragrande maggioranza dei cittadini. Dobbiamo invece fare il massimo sforzo per diffondere la vera immagine di una terra ospitale e laboriosa”.
“Fa bene l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Alessandro Aricò a chiedere di bloccare la vendita di souvenir a tema mafia, ma già da molto Gesap l’ha vietata”. Lo dice Gesap, la società di gestione dell’aeroporto internazionale Falcone Borsellino di Palermo rispondendo all’invito dell’assessore Aricò di fermare la vendita dei gadget a tema mafia negli aeroporti. “Circa dieci anni fa – continuano da Gesap – la società di gestione dello scalo aereo palermitano ha fatto ritirare dagli scaffali dei negozi della galleria commerciale qualsiasi forma di prodotto a tema mafia e scritto a tutti i sub-concessionari per ricordare il divieto di vendita”.