La ricetta, sempre attuale, che vi diamo ha per protagonisti gli “Spaghetti alla carrettiera“, anzi “Spaghetta a carrittera“, tanto buona quanto semplice grazie ai pochi ingredienti e alla facilità di preparazione. Il loro nome si lega a un antico mestiere, ormai scomparso, a cui vogliamo rendere omaggio in questo nostro racconto. Ma chi erano li carritteri?
Come di questi tempi sono fondamentali gli autotrasportatori che, al tempo del Coronavirus, da eroi poco citati e ringraziati, continuano a lavorare, senza sosta e alcuna protezione, permettendo gli approvvigionamenti non solo di cibo, ma anche di medicine, così, in passato, li carritteri che permettevano i commerci tra la campagna, luogo di produzione di vino, olio e altri prodotti, e la città oppure tra paese e paese. Per non farsi prendere dalla stanchezza, nei lunghi tragitti, cantavano, ripensando alle amorevoli mogli, fidanzate e, anche, ai loro fedeli compagni di fatica quotidiana, i cavalli o i muli. Vi proponiamo, di seguito, una di queste, che si ritrovano in alcuni brani di “Lingue e Dialetti” di Ignazio Buttitta e nelle raccolte del Vigo, Pitrè, Frontini e Favara.
CANZUNA DI CARRITTERI
Tira mureddu miu, tira e camina,
cu st`aria frisca e duci di la chiana,
lu scrusciu di la rota e la catina,
ti cantu sta canzuna paisana.
Ritornello: Amuri, amuri miu, ppì ttia cantu,
lu cori nun mi duna cchiù abbentu.
Acchiana, cavadduzzu miu,
avemu tanta strata ancora di fari.
Tu si di Chiazza e iu di Mazzarinu,
l`amuri `nni facemu di luntanu,
e quannu sugnu, amuri, a tia vicinu,
ti cantu e sono ccù lu marranzanu.
Ritornello: Amuri, amuri miu, ppì ttia cantu,
Cavaddu curaggiusu e vulinteri,
puru supra a luna pozzu acchianari.
acchiana ca `dda cc`è
la me bedda affacciata.
Ritornello: Amuri, amuri miu, ppì ttia cantu,
Chistu è lu cantu di lu carritteri,
ca nuddu, nuddu si lu po` scurdari.
Cantu canzuni di milli maneri,
canzuni ca vi fannu `nnammurari.
Acchiana, cavaddu,
ca semu arrivati.
A Comiso, il 13 ottobre, ormai da parecchi anni c’è la Festa del carrettiere, un ringraziamento a uno dei mestieri più rappresentativi della cultura tradizionale siciliana che, fino agli inizi del Novecento e in alcune zone della Sicilia fino agli anni ’60, era fondamentale, come abbiamo già ricordato, per l’economia dell’isola e dei trasporti grazie agli animali da traino e al “carretto”, che veniva decorato con grande amore. Nella cittadina barocca, l’antica Kasmenai, ciò è stato possibile grazie all’associazione “Ippos – arte e cultura” che ha voluto omaggiare Raffaele La Scala che, trasferitosi ad Agrigento nel 1947, divenne il punto di riferimento per l’intera zona.
Adesso, però, arriviamo alla ricetta che ha avuto origine nella Sicilia orientale e nella zona della Valle dei Platani. Quando i carrettieri intraprendevano i loro viaggi in cui, a volte, oltre alle merci, trasportavano persone in cambio di qualche soldo o qualche alice salata o patate, preparavano questo piatto. Le loro ristrettezze economiche, d’altronde, non gli consentivano di mangiare in osteria e così le mogli o gli davano i pochi ingredienti con cui prepararli, spaghetti, aglio secco, sale, olio, peperoncino, pecorino, un po’ di pane secco grattugiato, prezzemolo o erbette aromatiche raccolte a bordo della strada, oppure glieli preparavano in anticipo, tanto erano buoni anche da mangiare freddi.
Se doveste chiedervi la differenza tra gli “Spaghetti alla carrettiera” e quelli aglio, olio e peperoncino, la risposta è nell’utilizzo dell’aglio a crudo, non soffritto, che li rende molto più digeribili.
Spaghetti alla carrettiera
Ingredienti per 4 persone:
- 400 g di spaghetti
- 2 spicchi di aglio
- 1 ciuffo di prezzemolo
- 150 g di pecorino
- 1 peperoncino fresco
- olio q.b.
- sale q.b.
Preparazione:
1. Schiacciate l’aglio, grattugiate il pecorino, tritate il prezzemolo e il peperoncino, dopo averlo privato dei semi. In una ciotola unite l’aglio, il peperoncino l’olio e il sale e amalgamate bene.
2. Cuocette gli spaghetti in abbondante acqua salata, tenetene un po’ da parte, e, a cottura ultimata, versate la pasta nella ciotola, aggiungete il formaggio, l’acqua di cottura messa da parte e mescolate con energia.
3. Insaporite con il prezzemolo.
La vostra pasta alla carrettiera è pronta per essere mangiata.