A Messina solo 11 lidi su 37 sono in regola con il pagamento delle tasse e il Comune preannuncia un “giro di vite” nei confronti degli evasori.
“E bravi i nostri lidi: pretendono i servizi ma non pagano i tributi”, afferma provocatoriamente il sindaco di Messina, Cateno De Luca, che rende noto il dato sull’evasione e avverte i “furbetti” sull’intenzione della casa municipale di stanare chi non è in regola con il dovuto pagamento dei tributi.
“Su 37 lidi, ma ancora qualcuno manca in elenco – afferma De Luca – solo 11 sono in regola con il pagamento della Tari. Circa il 70% sono evasori. Ben 13 lidi devono versare oltre 300 mila euro di Tari evasa negli ultimi cinque anni; 13 lidi non risultano presenti nella banca dati cioè sono attività fantasma ai fini dell’ufficio tributi comunali. Abbiano anche scoperto il trucchetto che alcuni adottano: chiudono l’attività non pagando i tributi e cedono a prestanomi la struttura che riapre con una nuova partita Iva continuando a non pagare per i prossimi cinque anni. Ma che furbi!”.
De Luca avvia, quindi, un’altra battaglia e stavolta nel mirino del primo cittadino ci sono i cosiddetti “furbetti” dei lidi balneari che nella Città dello Stretto, a detta del primo cittadino e quindi stando ai dati di Palazzo Zanca, nella maggiore parte dei casi – il 70% addirittura – non sono in regola con i pagamenti.