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Spot sui social per vendere droga, 27 arresti a Siracusa | VIDEO

giovedì 3 Settembre 2020

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La squadra mobile e i carabinieri di Siracusa hanno eseguito un’ordinanza emessa dal gip di Catania che ha portato all’arresto di 27 persone, di cui 25 condotte in carcere e 2 ai domiciliari, per associazione a delinquere dedita al traffico di stupefacenti ed estorsione, dopo una indagine della dda etnea.

L’inchiesta, denominata “Demetra”, ha scoperto l’attività di spaccio di due gruppi criminali dal 2016 al 2019 che avrebbero gestito due piazze: il gruppo della via Italia che opera nella città di Siracusa, come già emersa nell’ambito dell’operazione “Itaca” del 2012; e il gruppo della via Immordini, anch’esso dedito al traffico di stupefacenti.

Gli indagati hanno pubblicato alcuni video sui social network, che sono veri e propri spot pubblicitari della loro “piazza di spaccio” ed altri in cui si vantano dei lauti guadagni della loro attività. Alcuni fra gli indagati avevano anche la disponibilità di armi detenute illegalmente e avrebbero compiuto estorsioni aggravate dal metodo mafioso. Le indagini hanno permesso di acclarare il meccanismo utilizzato dai due gruppi per spacciare fosse ben avviato e capace di rigenerarsi anche a seguito dei numerosi arresti dei “pusher“, dicono gli inquirenti.

L’indagine della Procura distrettuale di Catania ha accertato – dicono gli investigatori – un’attività estorsiva con l’utilizzo del metodo mafioso, degli appartenenti al sodalizio della “Via Italia” ai danni dei venditori ambulanti che ogni mercoledì mattina, per la fiera settimanale, occupano piazza San Metodio di Siracusa. “Il presupposto di tale estorsione – spiegano – era rappresentato dalla necessità dell’organizzazione criminale di compensare il mancato guadagno causato dalla sospensione dell’attività di spaccio dovuta all’occupazione della piazza da parte dei commercianti ambulanti ogni mercoledì mattina, alla stregua di un vero e proprio “risarcimento per il lucro cessante”, come definito dal gip nell’ordinanza cautelare”.

I NOMI

In carcere sono finiti Gianfranco Bottaro, 25 anni; Faical Baisari, 31 anni; Luigi Cacciatore, 26 anni; Tullio Casa, 36 anni; Daniele Cassia, 33; Nicolas Cassia, 29; Steven De Simone, 28; Pietro Di Mari, 26; Angelo Drago, 45; Stefano Fazio, 37; Mirko Giardina, 23; Corrado Greco, 37; Alessio Inturri, 31; Angioletto Latina, 26; Damiano Lentini, 32; Roberto Rosario Lentini, 34; Tommaso Liotta, 26; Adriano Pirrone, 21; Francesco Salemi, 52; Pasquale Salerno, 34; Giuseppe Serino, 25; Mirko Vaccarella, 27; Enzo Fabio Vinci, 26; Alessio Visicale, 23. Mentre Manolito Aimone, 44 anni, e Danny Urbino, 25, sono stati posti agli arresti domiciliari. Di un indagato arrestato non è stato reso il nominativo.

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