Sono 19 i sindaci del Palermitano e dell’Agrigentino che si sono riuniti alla Real Casina di Caccia di Ficuzza per parlare di mobilità e sviluppo economico. Al termine dell’incontro hanno firmato un documento, indirizzato al presidente della Regione Siciliana, agli assessori regionali al Bilancio e alle Infrastrutture e all’Anas, per chiedere risposte concrete e tempi certi per la realizzazione della Strada Statale 118 Corleonese-Agrigentina. L’opera è una “premessa indispensabile perché si possa dare corso ad una programmata strategia di sviluppo dell’area dei Sicani, del Corleonese e della valle del Sosio”.
La richiesta è partita dai primi cittadini di Agrigento, Corleone, Marineo, Prizzi, Palazzo Adriano, Bivona, Raffadali, Joppolo Giancaxio, Santa Elisabetta, Lucca sicula, Alessandria della Rocca, Chiusa Sclafani, Giuliana, Campofiorito, Contessa Entellina, Santo Stefano di Quisquina, Cianciana, Burgio e Bisacquino. Sono diversi i punti alla base del documento sottoscritto oggi. In primo luogo, la Strada Statale 118 è un grande connettore territoriale sul quale si innescano i collegamenti con tutti i comuni dell’entroterra del Palermitano e dell’Agrigentino. In secondo luogo, le infrastrutture sono precondizione dello sviluppo. Inoltre, l’area dei Sicani e il Corleonese risultano particolarmente svantaggiate nel rapporto di crescita rispetto alla condizione che si registra nel resto di Italia e, in particolare, nel centro nord. Quindi è necessario, perché venga superato tale divario, intervenire sulle infrastrutture materiali e immateriali, che consentano di raggiungere obiettivi di sviluppo attraverso la valorizzazione delle enormi ricchezze naturalistiche, ambientali, storiche e archeologiche e delle enormi risorse umane e intellettive presenti sul territorio.
“La Strada Statale 118 è un’arteria di grandissima importanza per i nostri territori – afferma il sindaco di Corleone Nicoló Nicolosi -. Innanzitutto li mette in connessione tra loro, favorendo l’economia e il turismo, anche con percorsi particolari come i cammini religiosi. È però urgente una progettazione esecutiva per garantire un nuovo diritto alla mobilità e per promuovere lo sviluppo attraverso una infrastruttura che pone le basi per la resilienza di imprese e giovani generazioni”.