STMicroelectronics ha ribadito che nessun sito in Italia sarà chiuso, confermando gli investimenti su Catania pari a 2,6 miliardi e su Agrate pari a 1,4 miliardi. Lo prevede, secondo quanto riferiscono fonti presenti alla riunione, l’aggiornamento del piano industriale che l’azienda ha portato al tavolo che si è svolto al Mimit. L’azienda ha annunciato una accelerazione del piano di produzione nel polo lombardo.
Il tavolo di confronto sullo sviluppo industriale di STMicroelectronics in Italia sarà “permanente, con l’impegno a riconvocarsi nel mese di settembre e “l’auspicio di giungere a soluzioni condivise a beneficio della competitività industriale e occupazionale del Paese”. E’ quanto si legge in una nota del Mimit.
Al tavolo “sono stati approfonditi i dettagli dell’investimento previsto per il sito di Catania, che punta a divenire uno dei poli strategici per la microelettronica in Europa. È stato inoltre confermato l’impegno congiunto del Mimit e del Comune di Catania per affrontare le tematiche legate all’approvvigionamento idrico dello stabilimento, ritenuto un elemento essenziale per garantire l’attuazione dell’investimento nei tempi programmati”.
“Approfondito – prosegue la nota – il piano relativo al sito di Agrate, anche alla luce dell’acquisizione da parte di STMicroelectronics della divisione di Nxp, operazione che riguarda in particolare la tecnologia dei sensori Mems. A questo proposito, il ministro Urso ha chiesto all’azienda un approfondimento per comprendere se – e in quale misura – tale operazione potrà comportare un’accelerazione del piano industriale e degli investimenti previsti sul sito di Agrate, nonché eventuali ricadute in termini occupazionali”.
“All’incontro – precisa la nota del Mimit – hanno partecipato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, i rappresentanti della Regione Lombardia e della Regione Siciliana, insieme alle organizzazioni sindacali”.