Nuove indagini potrebbero presto tentare di far luce sui misteri che ancora sussistono in merito alla strage di via D’Amelio del 19 luglio del 1992.
Lo ha detto il procuratore capo di Caltanissetta Amedeo Bertone, che ha parlato davanti ai giudici nel quarto processo per la strage di via D’Amelio, in corso davanti alla Corte d’assise di Caltanissetta.
“Ci sono buchi neri nei fatti legati alla strage di via D’Amelio – ha detto il magistrato – come la vicenda dell’agenda rossa di Paolo Borsellino, le indicazioni fornite in aula dal colonnello Arcangioli e il contrasto con altre dichiarazioni pongono la necessità di riaffrontare questo tema. Ci sono le prospettive per una ulteriore attività che dovrà essere svolta e verificata”.
In questo processo sono imputati per strage Salvo Madonia e Vittorio Tutino e per calunnia i falsi pentiti Vincenzo Scarantino, Francesco Andriotta e Calogero Pulci.