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Dai graffiti preistorici agli sfarzosi mosaici bizantini fino ad arrivare alla Street Art: Il linguaggio dell’arte che si racconta sui muri, questo è l’argomento di questa nuova puntata di Random la cultura è online.
Collegati da remoto con Ludovico Gippetto:
Maurizio Carta, Professore ordinario di urbanistica all’Universita degli studi di Palermo
Chris Gangitano, curatore d’arte e critico indipendente. Specializzato in street art e arte neo pop, per la rigenerazione urbana. Co_founder della Casa degli artisti Milano
Maria Antonietta Spadaro, critico e storica dell’arte
Street Art o Arte urbana? Sono tanti gli esempi nella storia dell’arte su questa esigenza di lasciare il proprio segno, il proprio racconto sui muri o nei prospetti dei palazzi. Abbiamo il “muralismo” un movimento diffusosi in Messico, Argentina, Perù, Brasile e poi negli Stati Uniti già dagli anni trenta e dalle opere di Diego Rivera. Fino ad arrivare in Italia, alla fine degli anni settanta dove questa corrente si intreccia al malcontento sociale, come a Orgosolo in Sardegna, tra le prime gallerie open air di arte murale nazionale insieme al paese museo di San Sperate e di Satriano in Basilicata.
Saranno gli anni ottanta ad esprimere al meglio questa sinergia con l’arte contemporanea, quando Jean Dubuffet comprende l’importante valore del fenomeno. Ma è solo a partire dal nuovo millennio che il termine Street Art inizia a indicare un movimento culturale globale che fa l’occhiolino all’Arte Urbana.