SCORRI LE FOTO IN ALTO
È stata identificata la vittima dell’esplosione dello Stromboli di ieri: si tratta di un giovane 35enne di Milazzo, Massimo Imbesi. Era con un amico brasiliano che è rimasto ferito in maniera non grave.
“Finalmente il mare, di nuovo il mare… quello più conosciuto e familiare però, quello che preferisco, quello della Spiaggia di Ponente di Milazzo, quello di casa….”. Così Massimo Imbesi, allievo ufficiale di coperta, 35 anni, scriveva un anno su Facebook commentando la foto del proprio attestato conseguito come allievo ufficiale di coperta. Amava il mare e i vulcani.
La sua passione era Stromboli. “Ieri mattina – rivela uno degli abitanti di Ginostra, Gianluca Giuffrè – l’ho visto assieme a un amico, un sudamericano molto alto. Stavano andando a fare delle foto del vulcano. Non lo conoscevo bene, ma lo vedevo sempre passare per i sentieri di Ginostra per degli scatti che erano la sua passione”.
Il suo corpo è stato recuperato e portato a Milazzo, dove viveva. Lo ha disposto la magistratura che sta valutando se fare eseguire l’autopsia o se sarà sufficiente l’esame esterno del medico legale. Secondo quanto si è appreso, all’altezza del torace è stato rilevato un grosso ematoma che Imbesi forse si sarebbe procurato cadendo violentemente su spuntoni di pietra lavica che caratterizzano l’isola.
Caduta che potrebbe essere avvenuta mentre correva per mettersi in salvo o causata da intossicazione da fumo sviluppato dagli incendi. Maggiori particolari sulla dinamica potranno venire da un amico sudamericano che era con lui, che ieri sera era ancora sotto evidente stato di choc.
Sui social il cordoglio degli amici. “Ciao caro amico – scrive su Facebook Daniele Parisi – ancora non ci credo a questo destino così crudele! Condivido questo video per la stessa passione d’appartenenza di esplorare la natura del mare e della montagna a volte e spesso in maniera estrema. Il piacere di vivere con tanto rischio quelle sensazioni indescrivibili scoprendo la forza della natura. Avrei voluto un giorno anch’io salirci su quella vetta dello Stromboli e godere quel brivido d emozione che in pochi capiscono il piacere di avventura così superlativo. Invece adesso ho un brivido di dolore per la tua scomparsa. Il vulcano ti ha voluto con se, il Massimo lo ha voluto dare “iddu” questa volta! riposa in pace amico mio”.
“Massimo Imbesi, il trentacinquenne che amava il mare e la sua terra – racconta Donatella Ruggeri – non si era affatto avventurato sulla cima da solo come narrato; sulla cima si va solo con le guide. Stava percorrendo un basso sentiero che conduce a un osservatorio, sotto i 400m di altezza (Stromboli supera i 900). Un sentiero libero e sicuro. Non è stata imperizia, è stata semplice e bastarda sfortuna“.