I soldi ci sono. Adesso si potrà procedere alla bonifica della discarica. La Giunta Comunale ha votato una delibera con la quale ha allocato 400.000 euro necessari a finanziare le operazioni per rimuovere il cumulo di spazzatura e di rifiuti speciali creatosi nei pressi dello svincolo di Brancaccio, a Palermo.
A firmare il documento sono stati il sindaco Roberto Lagalla e l’assessore Pietro Alongi. Soldi che potenzieranno il fondo da 300.000 euro già messo a disposizione in precedenza dall’Amministrazione. Fondi mirati ad eliminare tre discariche di rifiuti in città. Fra queste, oltre allo svincolo di Brancaccio, figurano quella di via Maccionello (Cruillas) e quella di via San Nicola (Zen). Attraverso le ulteriori risorse messe a disposizione dalla Giunta, la Rap potrà affidare le operazioni di bonifica a una ditta specializzata. Azienda che si occuperà, in particolare, dello smaltimento dell’amianto. Elemento, quest’ultimo, che ha moltiplicato il costo dell’operazione, prima valutato in circa 100.000 euro. Un intervento che avvicinerà la tanto attesa apertura della bretella lato mare, per la quale ormai manca solo la conclusione del collaudo.
La vicenda
Il caso era scoppiato a metà aprile, in seguito ad un intervento in Consiglio Comunale dell’esponente di Forza Italia Gianluca Inzerillo. Il consigliere comunale aveva denunciato l’inerzia regnata sulla bonifica del sito. Un impasse oggi definitivamente superato, almeno dal punto di vista economico. “Non si poteva più sottacere di fronte a una situazione che da troppo tempo rappresentava un ostacolo concreto alla riapertura dello svincolo di Brancaccio lato mare. Un’infrastruttura strategica per la mobilità cittadina e per la vivibilità di un intero quadrante urbano. Con spirito di collaborazione istituzionale, mi sono attivato sin da subito affinché l’iter per la bonifica potesse subire un’accelerazione decisiva. Oggi, grazie al finanziamento deliberato dalla Giunta, si compie un passo concreto verso la restituzione di quest’opera ai cittadini“.
La storia dei lavori allo svincolo di Brancaccio
I lavori sulla bretella lato mare dello svincolo di Brancaccio rappresentano il completamento di interventi avviati addirittura nel 1986. A scrivere, con ogni probabilità, l’ultimo capitolo di una storia infinita sarà l’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Roberto Lagalla. A dicembre 2023 infatti, il primo cittadino tenne una conferenza stampa insieme all’assessore ai Lavori Pubblici Salvatore Orlando. Confronto con la stampa nel quale il primo cittadino annunciò il riavvio del cantiere lato mare, rimasto fermo per anni. Contemporaneamente, Palazzo delle Aquile ha attivato l’iter per far iniziare la costruzione delle altre due rampe, quelle lato monte. Costo complessivo dell’operazione: circa 8 milioni di euro.
La consegna dei lavori lato mare avvenne il mese dopo, con l’effettivo avvio degli scavi a febbraio 2024. Dopodiché, le ruspe e le maestranze della ditta Mammana hanno operato a spron battuto. Recuperare i ritardi del passato era impossibile. Si poteva soltanto fare presto per consegnare alla città quella “Porta Sud” autostradale che non ha mai avuto. E così è stato. Fra dicembre 2024 e gennaio 2025, gli operai hanno proceduto alla posa dell’asfalto. Qualche settimana dopo, ovvero a metà febbraio, sono partite le procedure per il collaudo. In pratica, si attende ormai soltanto l’inaugurazione definitiva dell’opera.
Per le corsie lato monte bisognerà aspettare
Discorso diverso invece riguarderà le strutture lato monte. A provvedere all’affidamento dei lavori lato monte è stata Invitalia, la quale ha scelto per lo scopo una ditta del Catanese. Per quanto riguarda la durata, il cantiere si sarebbe dovuto concludere entro l’estate del 2025. Ma il ricorso ad una variante urbanistica per ovviare ad uno storico problema di allagamenti su via Messina Montagne, allungherà con ogni probabilità i tempi. Uno svincolo che, nel suo complesso, ridurrà di molto l’impatto del traffico sull’intera Circonvallazione di Palermo, abbassando i tempi di percorrenza necessari ad attraversare la città e a raggiungere due dei principali poli economici della provincia, ovvero l‘aeroporto Falcone-Borsellino e lo scalo portuale di Termini Imerese.