“Ieri, in Sicilia, si sono concluse le elezioni amministrative in nove comuni, tutti precedentemente commissariati. Contemporaneamente, in altre parti d’Italia, si è votato in oltre 120 comuni, tra cui importanti capoluoghi come Genova e Ravenna. A Genova, Silvia Salis ha vinto al primo turno con il 51,48% dei voti, mentre a Ravenna, Alessandro Barattoni ha ottenuto il 58,15% delle preferenze. Questi appuntamenti elettorali locali sono un segnale importante: la democrazia italiana è viva e partecipata. Tuttavia, da tempo, molti cittadini esprimono il desiderio di una maggiore incisività nella scelta dei propri rappresentanti a livello nazionale. In particolare, si avverte l’esigenza di poter eleggere direttamente i membri della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica“.
Le parole dell’assessore alle Attività produttive, Edy Tamajo.
“Nel corso della storia repubblicana, diverse proposte hanno cercato di introdurre l’elezione diretta del Presidente del Consiglio. Recentemente, il 15 novembre 2023, il Governo ha presentato un disegno di legge costituzionale volto a modificare alcuni articoli della Costituzione per introdurre l’elezione diretta del Presidente del Consiglio dei Ministri, rafforzare la stabilità del Governo e abolire la nomina dei senatori a vita da parte del Presidente della Repubblica. Queste iniziative rappresentano un passo verso una democrazia più diretta e partecipata. L’elezione diretta dei rappresentanti del popolo potrebbe rafforzare il legame tra cittadini e istituzioni, rendendo il Parlamento più rappresentativo delle istanze popolari“.
“È altrettanto fondamentale che i cittadini tornino a esercitare con convinzione e fiducia il proprio diritto al voto. La cabina elettorale è da sempre il luogo più autentico e nobile della democrazia, sia in occasione di un referendum che di un’elezione. È lì, nel silenzio e nella libertà, che si costruisce il futuro di un Paese. Dobbiamo incoraggiare la partecipazione, riportare le persone al voto e, soprattutto, coinvolgere le nuove generazioni, stimolandole ad avvicinarsi alla politica, alla cittadinanza attiva, all’impegno sociale. Rivolgo quindi un appello al Governo nazionale affinché si apra un confronto serio e costruttivo su questa riforma. È tempo di ascoltare la voce dei cittadini e di lavorare insieme per una democrazia più forte, viva e partecipata“.