La stagione turistica 2024 a Taormina prosegue con un boom di presenze nel mese di settembre e le premesse per la città sembrano incoraggianti anche per il mese di ottobre. Ma nella Perla dello Ionio si affaccia all’orizzonte anche la bassa stagione, la lunga fase in cui poi il movimento nel territorio si “addormenta”, puntualmente, da novembre a marzo. E’ il tema che ritorna puntualmente d’attualità e che non trova mai una svolta da tanti anni a questa parte.
A sollecitare adesso un cambio di rotta e la convocazione, da parte del Comune, al più presto, di un confronto tra le realtà di riferimento della città è il gestore del Castello di Taormina, Maurizio Scaglione, presidente della Centomedia & Lode, concessionaria esclusiva del bene riaperto al pubblico il 7 maggio scorso dopo 30 anni di chiusura. Il sito archeologico è stato raggiunto in questi mesi da tanti visitatori e proprio dal Castello parte adesso un input strategico per una condivisione di intenti sulle prossime sfide per il turismo della città.
“E auspicabile che l’Amministrazione comunale di Taormina – spiega Scaglione – si faccia ente promotore di un confronto tra tutte le realtà imprenditoriali di Taormina e del comprensorio, quindi coinvolgendo anche le realtà istituzionali di Giardini, Castelmola e Letojanni. Bisogna contestualizzare la situazione e sapere le aziende che rimarranno aperte dal 1 novembre al 31 marzo, che in questa fase fanno un investimento nel tenere aperte le strutture. Quindi insieme vanno fatti dei pacchetti e delle iniziative affinché il territorio possa essere attrattivo anche nei periodi di bassa-bassissima stagione. Insieme dobbiamo stabilire formule e quantificare i costi, facendo sinergia, affinché il turista possa sapere che c’è altro in questo territorio oltre al mare”.
“Per il 2025, invece – continua l’imprenditore, editore, e gestore del Castello di Taormina -, è importante confrontarsi e mettersi ad un tavolo con i gestori della mobilità, la Sac, l’Aeroporto dello Stretto, Cas e Rfi, in modo da provare ad avere un coordinamento degli arrivi e delle partenze, e della capacita sia ricettiva e di accoglienza sia di intrattenimento. Da lì si può parlare di programmazione della stagione e si potrà essere incisivi solo se tutti gli attori parleranno la stessa lingua. L’opportunità di determinare una svolta passa dalla capacità di coordinare i settori strategici della mobilità, dell’accoglienza, l’intrattenimento, la cultura e le Istituzioni. E’ la premessa fondamentale per fare turismo tutto l’anno. Noi siamo disponibili a fare la nostra parte, sia con la società che gestirà per i prossimi 19 anni il Castello di Taormina sia con il Taormina Convention Bureau. Noi non vogliamo chiudere mai al Castello e intendiamo rimanere aperti al pubblico tutto l’anno”.
Sulla stessa lunghezza d’onda gli albergatori di Taormina e anche il presidente dell’Associazione Albergatori Taormina, Gerardo Schuler, auspica che il Comune si faccia promotore di un confronto in tempi stretti sia sulla bassa stagione che per la programmazione della stagione 2025.
“A Taormina – afferma Schuler – bisogna aprire un confronto con le forze produttive e capire come si vogliono affrontare i prossimi mesi e poi la prossima stagione. In vista dei prossimi mesi ho inviato nelle scorse ore una richiesta ai soci dell’Associazione Albergatori al fine di poter sapere le strutture che rimarranno aperte in bassa stagione e quello che, invece, chiuderanno, con le relative date quindi di apertura e chiusura. Certamente anche noi siamo convinti che Taormina debba rimanere viva ed accogliere i turisti che vorranno visitare il nostro territorio anche d’inverno”.
“Il discorso vale poi per la prossima estate – continua il presidente dell’Associazione Albergatori Taormina – A Giardini Naxos, nel periodo della bella stagione, arrivano tre navi da crociera e poi da lì raggiungono Taormina e qui praticamente non si cammina perché le comitive che arrivano in Corso Umberto “invadono” il centro storico. Ad oggi non c’è una politica di regolamentazione dei flussi e siamo ancora al tutti dentro. La Grecia sta iniziando a regolamentare la situazione, da noi non è ancora così”.
“L’overtourism – aggiunge Schuler – deve essere discusso, non ignorato. Bisogna sedersi ad un tavolo e fare un confronto con tutti i players. Vedremo come ne verrà fuori ma parliamone. Se, tuttavia, si continua così, non si fa un servizio al territorio. La collaborazione è determinante ed è una cosa che è nell’interesse di tutti, perché se va bene Taormina va bene per tutti gli operatori economici”.