Proseguono gli appuntamenti, organizzati da Naxoslegge con il Comune e la Pro Loco di Alì Terme, col suo presidente Alessandro Triolo, per omaggiare Stefano D’Arrigo, nel centenario della sua nascita.
Dopo il successo delle giornate di residenza creativa ad Alì Terme, organizzate magistralmente dall’intera comunità del paese, per il progetto l’Officina dell’Orca, che si concluderà con la pubblicazione del volume collettaneo, programmata per ottobre 2019, è la volta dell’ approfondimento di un altro aspetto significativo della “fortuna” dell’Horcynus Orca, ovvero la storia delle messe in scena del testo darrighiano.
Il 17 maggio, alle ore 17, presso l’Archivio storico di Taormina, in collaborazione col Comune della Perla, con la Fondazione Taormina arte, la rete Latitudini e Archeoclub Naxos-Taormina, è programmato l’incontro dal titolo “La scena dell’Orca” ideato per ricordare i trent’anni dalla messa in scena della prima riscrittura teatrale del romanzo, curata da Biagio Belfiore, per la regia di Roberto Guicciardini, inserita nel cartellone di Taoarte 1989.
Per raccontare, in breve, la vicenda che vide lo stesso D’Arrigo presente e partecipe a Taormina, sono stati invitati, con Ninni Pansera e Milena Privitera di Taoarte, Beatrice Belfiore, figlia di Biagio, Maria Cuscona, aiuto regista di Guicciardini e il giornalista di Sipario, Gigi Giacobbe, vera memoria storica degli eventi di cultura teatrale a Messina e Taormina.
La seconda parte dell’ incontro, invece, vedrà protagonisti alcuni dei più significativi interpreti della scena contemporanea che si sono misurati, in vario modo, col romanzo di D’ Arrigo. Saranno presenti Gaspare Balsamo, Massimo Barilla, Claudio Collovà, Enzo Toto e Vincenzo Tripodo.
L’ incontro sarà coordinato da Milena Privitera, cui va anche il plauso per aver ricostruito, attraverso gli archivi di Taormina arte, uno storico, anche per immagini, dell’ evento teatrale del 1989. Con lei Gigi Spedale, anima di Latitudini, qui anche in veste di produttore dello spettacolo dedicato all’Horcynus, con la regia di Vincenzo Tripodo.
Insomma, una vera festa del teatro contemporaneo, in omaggio a uno dei capolavori della letteratura del XX secolo.