Il Comune di Taormina lancia “l’operazione Bandiera Blu”. La cittadina ionica prova a sfatare il paradosso di una capitale del turismo siciliano che nonostante questo simbolico titolo e a dispetto della celebrata bellezza del suo mare e delle proprie spiagge non dispone sin qui di un riconoscimento per un litorale che accoglie ogni estate visitatori da tutto il mondo. La Giunta del sindaco Cateno De Luca ha deliberato un atto di indirizzo che mira a far sì che la Perla dello Ionio possa ambire al “bollino blu” che viene annualmente conferito dalla Foundation for Environmental Education alle località costiere europee che soddisfano criteri di qualità, relativi a parametri delle acque di balneazione e al servizio offerto, tenendo in considerazione ad esempio la pulizia delle spiagge e gli approdi turistici.
Si è deciso di puntare, in particolare, sulla spiaggia di Mazzeo, quella più grande ed accogliente che è presente nel territorio comunale di Taormina. “Sin dal proprio insediamento – evidenzia la Giunta De Luca – questa Amministrazione ha inteso realizzare un’azione di programmazione e sviluppo della tutela ambientale, anche con particolare riferimento ai servizi balneari, ed ai servizi complementari, per ottenere la Bandiera Blu. Tale riconoscimento è importante anche per fare promozione dal punto di vista turistico e ambientale, costituendo un prestigioso volano per il turismo, con significative ricadute economiche per le strutture turistiche presenti sul territorio”.
La questione aveva infiammato a Taormina la campagna elettorale per le Amministrative della scorsa primavera a Taormina, animando lo scontro tra il sindaco dell’epoca, Mario Bolognari e quello attuale, Cateno De Luca, con il primo che aveva dichiarato che la città aveva raggiunto in passato questo traguardo (negli Anni Novanta) mentre il parlamentare aveva poi risposto di “non aver trovato alcun riscontro su questo riconoscimento”.
De Luca ora avvia l’iter per la bandiera blu a Taormina, nel tentativo di replicare l’esito positivo che l’iniziativa ha avuto quando era sindaco di Santa Teresa di Riva. In seguito la stessa procedura era stata pure avviata a Messina, con un progetto pilota per le aree di Capo Peloro e Santa Margherita.
La delibera esitata dalla Giunta taorminese nelle scorse ore dà seguito e va a completare quello che era stato il passo iniziale mosso dal Comune nell’estate appena trascorsa quando il 17 giugno, due settimane dopo il successo alle elezioni, De Luca dispose un altro atto di indirizzo allora chiamato “Aspettando la Bandiera Blu”.
L’ex primo cittadino aveva obiettato sul tema: “Lo scorso era già stato predisposto tutto e funzionante, con docce, scivoli, sedie galleggianti per disabili e servizio bagnini. E’ falso affermare il contrario”.
Da qui la replica di De Luca: “La situazione che abbiamo ereditato è sotto gli occhi di tutti. Abbiamo disposto e realizzato noi la scorsa estate i primi interventi immediati mirati alla riqualificazione, valorizzazione e promozione delle spiagge pubbliche, nell’ottica intanto di consentire una piena accessibilità alle spiagge libere, anche per i disabili, mediante la collocazione di passerelle, la realizzazione di docce, e la collocazione di cestini per la raccolta differenziata nei vari punti del litorale taorminese. Oltre alla pulizia delle spiagge e la rimozione dei natanti che erano abbandonati in alcuni tratti, e di altri beni che occupavano abusivamente il litorale marittimo, si è inteso andare a garantire la sorveglianza e pulizia delle spiagge”.
Alle porte del 2024, Taormina pone così la sua candidatura ufficiale al “programma Bandiera Blu 2024” con riferimento al tratto di spiaggia di Mazzeo. La frazione di Mazzeo attende ormai da tanti anni una svolta e una riqualificazione complessiva del territorio. Nella scorsa legislatura è stato ottenuto dal Comune di Taormina un finanziamento per il rifacimento e la sistemazione del lungomare, ora l’attuale esecutivo dichiara l’obiettivo formale della “Bandiera Blu” e i prossimi mesi dovrebbero servire a creare le condizioni per rendere sostenibile il percorso volto ad ottenere il placet da parte della Foundation for Environmental Education.