Il piano parcheggi che a Taormina punta all’attivazione già a giugno di una nuova area a sosta in città nella frazione di Villagonia apre le porte ad una possibile svolta, per molti aspetti complementare e assai più strategica, che potrebbe cambiare volto alla zona a mare, all’altezza di quella stessa zona ma più in generale per tutto il litorale taorminese.
L’Amministrazione del sindaco Cateno De Luca punta, infatti, all’ambizioso obiettivo del collegamento verticale tra la baia di Villagonia ed il centro storico, ai piedi della centralissima Via Roma. Di questo maxi-progetto si parla ormai da diversi decenni ma sin qui non è mai diventato realtà, eppure l’idea non sembra affatto impossibile. Al momento si va verso un percorso che porterebbe, intanto, ad un consolidamento del costone a monte di Villagonia nel versante che si affaccia sullo slargo destinato al parcheggio che verrà realizzato dall’Azienda Servizi Municipalizzati. A quel punto si avvieranno le valutazioni concernenti la fattibilità del collegamento tra Villagonia, all’altezza del parcheggio e il “salotto” della città. Di fatto il sistema di connessione verticale approderebbe proprio sotto la piazza IX Aprile, come detto, all’altezza della Via Roma.
L’intervento, per quanto impegnativi, non presenterebbe, tra l’altro, costi esorbitanti o comunque “faraonici”. Di sicuro un eventuale collegamento con Villagonia cambierebbe la prospettiva di una intera zona e darebbe un impulso non secondario al turismo e all’economia di Taormina. In quell’area, al di là del previsto parcheggio, si trova ad avere una storica stazione con un futuro in bilico, perché il raddoppio ferroviario a monte sposterà sulla nuova linea i flussi, e soprattutto vive da tempo immemore una condizione complessiva di degrado e abbandono che non ha mai trovato alcuna risposta risolutiva da parte delle varie Amministrazioni cittadine.
Potrebbe anche tornare d’attualità l’idea di un allargamento della Via Roma con una passerella, una suggestiva iniziativa che creerebbe un ideale camminamento turistico parallelo a quello del soprastante Corso Umberto. Tale progettualità negli Anni Ottanta era stata portata avanti dall’allora assessore Eugenio Raneri e che poi, però, è sfumata e da quel momento in poi è finita nel dimenticatoio e non si è mai concretizzata.
Sullo sfondo ritorna comunque la storica occasione persa dalla Città di Taormina per unire in termini più rapidi e diretti il centro con le frazioni, una pagina decisamente imbarazzante di politica locale con un finanziamento da 30 milioni ottenuto nei primi anni del Duemila e poi letteralmente buttato via, persino rispedito al mittente. I fondi erano stati ottenuti dal Comune di Taormina nel 2004 dal Cipe e servivano per realizzare le funivie che avrebbero collegato da un lato Taormina con Trappitello e dall’altro sempre il centro di Taormina con Mazzeo.
Da una parte quelle opere avrebbero congiunto il centro con la frazione più popolosa e dall’altra invece sarebbe stato realizzata la connessione con la zona a mare della città. Incredibilmente, però, per una lite sugli incarichi tecnici si decise di rinunciare a quel maxi-finanziamento già ratificato dal Cipe (allora presieduto da Gianfranco Miccichè) e i fondi vennero restituiti al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Da Roma dirottarono, quindi, quella stessa cifra per le opere delle Olimpiadi Invernali a Torino, con sorpresa dell’allora sindaco di Torino, Sergio Chiamparino che in una sua presenza a Taormina dirà poi (non senza ironia) nella primavera del 2008: “Noi vi ringraziamo…Ma come avete fatto a rifiutare tutti quei soldi?”.
Adesso, insomma, si partirà con i lavori a cura di Asm per “l’allestimento del parcheggio a Villagonia, in un’area – ha detto il sindaco Cateno De Luca – che nasceva come parcheggio a raso mai di fatto realmente utilizzato e quindi abbandonata da sempre”.
Una volta attivato questo parcheggio, che dovrebbe vedere la luce nel mese di giugno, a ridosso della stagione estiva, dovrebbe partire poi la “fase 2” del piano riguardante sempre la medesima zona, che dovrebbe portare ad una strategia definitiva sulla fattibilità di un collegamento, probabilmente mediante una cremagliera, tra Villagonia e il centro della città. Non sembra un’impresa impossibile, anche per le caratteristiche del territorio e per la conformazione del percorso che caratterizzerebbe questo sistema verticale. E’ chiaro che, una volta fatte tutte le valutazioni del caso, bisognerà andare “a caccia” di un finanziamento e reperire i fondi necessari a realizzare l’opera, che dovrebbe avere tutti i crismi necessari al rispetto dell’ambiente e del paesaggio in un’area di straordinaria rilevanza, che rappresenta l’affaccio panoramico per eccellenza della Perla dello Ionio.
Il vero ostacolo, semmai, al di là di tutti gli aspetti tecnici, sembra essere rappresentato dalle complessità e le lungaggini che, in verità, da sempre caratterizzano, puntualmente, qualsiasi intervento pubblico nel territorio di Taormina. Non è affatto un caso che l’ultima grande opera pubblica che ha visto la luce a Taormina sia quella del sistema di viabilità con i parcheggi comunali, realizzati tra gli Anni Novanta e i primi del Duemila (Lumbi inaugurato nel 1997 e Porta Catania nel 2004) ma, di fatto, progettati negli Anni Ottanta, ben quattro decenni fa. Un iter tormentato che ha poi portato ad un maxi-contenzioso con l’impresa che ha svolto i lavori (l’allora Imprepar-Impregilo) e che ha generato, in definitiva, una transazione costata proprio in questi mesi recenti al Comune di Taormina ben 23 milioni di euro, nell’ambito delle procedure di risanamento dell’ente per il dissesto dichiarato nel 2021.