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TAR riunito. Oggi cosa inventeranno per Serie B e non iscrivere Palermo in serie A?

mercoledì 26 Settembre 2018

TAR. Chi lo sa , visti i precedenti ed i tentativi di mantenere decisioni illegali, fantasiose ed illecite messe in atto da quella che al contrario doveva essere giustizia sportiva, se verrà scritta una pagina conclusiva e nel rispetto della legge e delle norme federali nell’infinita storia della Serie B a 19 o 22 o 25 squadre ed a concludere in Palermo che chiede blocco e sua iscrizione, come riconosciuto di diritto ma mai applicato fino ad ora , in serie A.

A Roma in via Flaminia, oggi alle 9.30 si è riunita la camera di consiglio presso la sezione 1-ter del Tar del Lazio, dove si dovrà decidere chi, se come accennavamo sopra finalmente sarà deciso, giocherà in B la stagione 2018/2019.

I magistrati Germana Panzironi (presidente sezione), Daniele Dongiovanni (relatore) e Francesca Petrucciani,  43enne romana, dovranno decretare la giuridicità della sentenza del Collegio di Garanzia del Coni dello scorso 11 settembre con la quale erano state dichiarate “inammissibili” le richieste di ripescaggio.

RICORSI – I ricorsi in esame sono il 10211 e 10243, che sono stati entrambi depositati dalla Pro Vercelli.

Il primo tratta dell’«annullamento della decisione del Collegio di garanzia dello sport prot. 676 con la quale, riuniti i ricorsi 73, 74, 75 e 76, li ha dichiarati inammissibili ritenendo che avrebbero dovuto essere proposti innanzi agli organi di giustizia federale»;

Il secondo invece è sull’altro punto, «l’annullamento della decisione prot. 677 dell’11 settembre emessa dal Collegio di garanzia dello sport presso il Coni», quella riferita all’improcedibilità dei ricorsi.

CASO PANZIRONI – I legali della Pro Vercelli, gli avvocati Flavia Tortorella e Cesare Di Cintio, hanno depositato una richiesta per chiedere che la 55enne romana Panzironi, “leader” del collegio giudicante, si astenga dal partecipare alla discussione per una «parentela non smentita» con una professionista dell’ufficio legale di Coni Servizi, di cui è presidente il commissario Figc Roberto Fabbricini.

Giusto per fare mancare niente alle irregolarità che hanno caratterizzato questa estate calcistica come ancora non si è potuto stranamente sapere se l’arbitro La Penna di Roma dichiarò i suoi rapprti con la famiglia Stirpe e per questo non avrebbe ai potuto arbitrare partite del Frosinone ed invece arbitrò, si fa per dire, guarda caso, sia la partita Frosinone -Palermo all’andata in campionato annullando all’81° un gol regolare di Rispoli per il Palermo che avrebbe alla fine portato alla vittoria esterna dei rosanero e con 2 punti in più in classifica proprio quelli necessari per arrivare alla promozione diretta ed invece alla fine mancanti e malauguratamente anche nella finale playoff con gli evidenti danni che sono sotto gli occhi di tutti ed una promozione dei ciociari nonostante una infinità di atti di slealtà ed antisportivi che l’arbitro si dimentico di segnalare nel referto e che avrebbero portato all’applicazione , come ha chiestom poi lo stesso Coni, dell’art.17 che prevede lo 0-3 per il Palermo.

TAR – Oggi saranno due le possibilità a disposizione del Tar laziale: o riconosce la veridicità della decisione del Collegio di Garanzia del Coni, oppure disconoscerne gli effetti, innescando in tal modo una nuova miccia.

Mentre bisogna ricordare anche che il 28 settembre, venerdì, sarà il Tribunale Federale Nazionale a riunirsi, indipendentemente dalla decisione del Tar, dovendo discutere il ricorso del Catania, ed eventualmente il Collegio di Garanzia.

Il Tar del Lazio dovrà – in sostanza – dire se le decisioni finali devono ripassare al Collegio di garanzia dello sport del Coni per il ‘riesame’ (il presidente della I° sezione, per le eventuali due udienze programmate, potrebbe essere Vito Branca) dei ricorsi o, la peggior soluzione per le ricorrenti, ripartire dal I° grado della giustizia sportiva andando il 28 settembre al Tribunale federale nazionale (sezione disciplinare) del presidente Cesare Mastrocola.

IPOTESI INTERVENTO GOVERNO – Potrebbe intervenire anche il Governo, come richiesto dai cinque club interessati, decidendo per una serie B a 24 squadre. Ipotesi, quest’ultima, praticamente da scartare.

PALERMO – Sempre oggi, la terza udienza di giornata sarà incentrata sul ricorso del Palermo per l’iscrizione al campionato di Serie A come gli spetta di diritto visti gli atti e comportamenti nmessi in atto nella partita di Playoff e per questo è un’aggravante ai danni del Palermo e per cui anche il Coni ha ritenuto la non applicazione dell’art.17 una forzatura od un omissione creando una situzione per cui vista la gravità dei fatti messi in atto la pena non è stata adeguata nè corretta.

E nel video, che  potrete vedere voi stessi cliccando sotto il link , pubblicato proprio da una tv di Frosinone viene fuori anche che in Frosinone – Palermo è stato colpito 4 volte un arbitro e tifosi negli spogliatoi.

https://www.multimediatv.it/tg-sport-frosinone-palermo-colpito-4-volte-un-arbitro-e-tifosi-negli-spogliatoi-20-9-2018/

L’emittente MultimediaTV si è detta in grado di divulgare, in relazione alla finale playoff dello scorso 16 giugno, uno stralcio del referto arbitrale e del rapporto dei collaboratori della Procura redatto dopo il match.

Si legge: “I sostenitori della società Frosinone hanno lanciato reiteratamente nel corso della partita numerosi oggetti sul terreno di gioco, alcuni dei quali colpivano un arbitro addizionale e nello specifico a una gamba e ad una schiena, causandogli momentaneo dolore al 43′ del primo tempo; a un braccio e ad una gamba nel corso del secondo tempo. Successivamente per ben due volte, di cui la prima al 47′ del secondo tempo, sul terreno di gioco alcuni palloni – consegnati in precedenza dai raccattapalle della società Frosinone – nell’evidente tentativo d’interrompere le azioni offensive della squadra avversaria, costringendo l’arbitro a sospendere la gara.

Infine, sempre i sostenitori della società Frosinone, al termine della gara hanno invaso il terreno di gioco costringendo gli ufficiali di gara ed i calciatori a raggiungere velocemente il tunnel che adduce agli spogliatoi. Durante tale circostanza, sono state rivolte espressioni gravemente insultanti ad un arbitro addizionale, oltre al fatto che alcuni sostenitori sono riusciti a raggiungere gli spogliatoi, provocando ulteriori momenti di tensione a causa del mancato presidio di tale zona da parte degli steward”.

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