La prima unione, seppur a distanza, ma fortemente simbolica tra i principali teatri stabili della Sicilia, Teatro Biondo di Palermo, diretto da Pamela Villoresi, Teatro Vittorio Emanuele di Messina, diretto da Simona Celi, e Teatro Stabile di Catania diretto da Laura Sicignano, è stata annunciata in streaming dal profilo Facebook del Biondo, all’interno dell’appuntamento “Foyer in salotto”.
Si chiamerà “T(r)eatro.Palcoscenico Sicilia“, una possibile rete di produzioni e formazione condivise tra gli stabili delle tre punte della Sicilia: Palermo, Catania e Messina.
L’iniziativa nasce in conseguenza, e come sprone, delle estreme difficoltà generate dalla necessaria messa in atto delle norme per il contenimento del coronavirus che, nel caso dei teatri e dei cinema, ma non solo, crea non pochi problemi anche di riorganizzazione e programmazione delle attività future.
In quest’ottica, condividendo la volontà comune di far ripartire al più presto la “macchina teatro” le tre direttrici hanno condiviso l’idea di approfondire l’offerta artistica culturale e professionale interna, del panorama siciliano, creando, in un futuro, anche un “circuito siciliano” che apporterebbe opportunità economiche e gestionali significative.
E se Simona Celi, a Messina, sta già puntando tutta l’attenzione sui giovani artisti e sulle nuove scritture, tenendo a bada i timori del pubblico – solo se rassicurato infatti tornerà ad assistere agli spettacoli; dall’altro, tra gli obiettivi di Laura Sicignano c’è quello di riprendere, ove possibile, la programmazione della stagione già programmata riportando al lavoro le maestranze che si sono dovute fermare in questi mesi e che contavano su un lavoro certo. Nel frattempo anche per la stagione estiva catanese, già programmata, si sta cercando di salvaguardarla nel rispetto, ovviamente, dei protocolli di sicurezza.
Mantra del teatro, infatti, da Nord a Sud, è adeguare il progetto artistico alle esigenze normative e la data di riapertura, segnata a livello nazionale per il 15 giungo, anticipata in Sicilia all’8, in realtà non assicurerà la normale fruizione delle attività.
Il Teatro Biondo, infine, nell’ottica di poter offrire al pubblico qualche attività sta valutando la possibilità di trovare delle location all’aperto – si sta valutando tra il Castello a Mare e l’Orto Botanico – dove poter quantomeno ovviare al problema degli spazi chiusi e del distanziamento sociale, e dove proporre dei lavori portati avanti nelle scorse settimane in streaming.