Due coreografie contemporanee di grande impatto riportano sul palcoscenico del Teatro Massimo di Palermo, da sabato 15 febbraio alle 20:00, il Corpo di ballo del Teatro diretto da Jean-Sébastien Colau. A dirigere l’Orchestra del Teatro è Gianna Fratta che torna ad affrontare Le sacre du printemps dopo averne diretto l’incisione con l’Orchestra Sinfonica Siciliana, e avere appena incassato il successo del recente concerto alla guida dei complessi del Teatro Massimo insieme al pianista Paul Lewis.
Rossini Cards / Le sacre du printemps, in scena fino al 22 febbraio, è un dittico composto, nella prima parte dalle coreografie firmate da Mauro Bigonzetti con le musiche di Gioachino Rossini, e nella seconda parte da Le sacre du printemps di Igor Stravinsky nella versione di Edward Clug che fa danzare i ballerini sull’acqua con effetti di grande suggestione e bellezza.
Si comincia con “Rossini Cards“, “una creazione libera da qualsiasi gabbia drammaturgica, piena di brio e ironia – dice Bigonzetti – non una storia ma una successione di quadri di vite parallele: immagini, cartoline, icone drammatiche e situazioni buffe. Espressione della musica di Rossini, del suo ritmo incalzante ed insieme esatto e geometrico, ed in fondo di un dionisiaco vitalismo“. L’allestimento è del Teatro dell’Opera di Roma con scene e luci di Carlo Cerri, costumi di Anna Biagiotti, video di Carlo Cerri e OOOPStudio, assGistente alla coreografia Béatrice Mille. E con le voci di Federica Foresta (Clorinda), Marta Di Stefano (Tisbe), Michela Guarrera (Cenerentola), Simone Fenotti (Don Ramiro), Giuseppe Toia (Dandini), Mariano Orozco (Don Magnifico) e al pianoforte Elia Tagliavia.
La seconda coreografia porta in scena il più scandaloso e rivoluzionario tra i balletti di Igor Stravinsky, Le sacre du printemps, nella versione del coreografo rumeno Edward Clug e l’allestimento del Teatro Nazionale Sloveno di Maribor. Con un dichiarato tributo a Nijnskij e a Stravinskij, Clug si rifà alla versione audace di Diaghilev e alla rappresentazione del culto sacrificale di una fanciulla scelta per ballare fino alla morte per propiziare gli dei pagani della primavera. Elemento determinante e spettacolare della coreografia è l’acqua, simbolo di purificazione e di nuova vita, che irrompe all’improvviso sulla scena dall’alto fino a formare un lago dove i danzatori scivolano, saltano, corrono in un crescendo dionisiaco di grande impatto visivo. Nel ruolo dell’Eletta, la fanciulla offerta in sacrificio, si alternano Yuriko Nishihara e Francesca Bellone.
Lo spettacolo è preceduto da una conferenza di introduzione all’ascolto giovedì 13 febbraio alle 18:00 in Sala ONU a cura dell’Associazione “Amici del Teatro Massimo” che ha invitato a parlare de “Le sacre du printemps” di Stravinsky, Pietro Misuraca, pianista, musicologo, docente di “Storia della musica contemporanea” ed “Estetica musicale” nell’Università di Palermo. L’ingresso è libero.
Dopo la prima di sabato 15 febbraio lo spettacolo sarà in scena: domenica 16 febbraio, ore 17:30 (Turno D); martedì 18 febbraio, ore 18:30 (Turno B); mercoledì 19 febbraio, ore 18:30 (turno Danza); giovedì 20 febbraio, ore 18:30 (Turno C); venerdì 21 febbraio, ore 20:00, (Turno F); sabato 22 febbraio, ore 20:00 (fuori abbonamento).