Le farmacie sono fondamentali nel contribuire al miglioramento della qualità assistenziale delle attività di prevenzione.
La pandemia Covid ha fatto emergere nuove esigenze e criticità del Servizio Sanitario Nazionale, a cui i farmacisti hanno saputo far fronte con una efficienza apprezzata da cittadini ed Istituzioni.
Secondo il VI Rapporto annuale sulla farmacia, appena pubblicato da Federfarma, un italiano su due sceglie sempre la stessa farmacia, tanto più se è affetto da una patologia cronica, confermando il rapporto di fiducia tra farmacista e cittadino.
Le farmacie, quindi, sono un riferimento ai nuovi modelli assistenziali basati sulla prossimità territoriale e sull’inevitabile evoluzione del ruolo professionale.
Nel 2023, il 44% delle farmacie si è impegnato sul tema della medicina di genere: la metà dei cittadini coinvolti dalle farmacie in campagne di prevenzione e screening lo conferma. Per il 90,6% dei cittadini, comunque, la farmacia è il contesto idoneo a realizzare questo tipo di iniziative.
Gli screening sono fondamentali per individuare soggetti a rischio, ma al Sud, purtroppo l’adesione varia dal 20% al 40% a seconda dell’esame da effettuare .
“Il ruolo delle farmacie si sta imponendo a livello nazionale ed è la prima porta di accesso alla salute e al Sistema sanitario. In particolare in quelle aree lontane da ospedali e case comunità“. A dichiararlo è Roberto Tobia, segretario nazionale e presidente di Federfarma Palermo.
“Sono settemila le farmacia che fanno telemedicina e che salvano vite, chiedendo anche l’immediato intervento del 118 – conclude -. Effettuiamo, inoltre, esami di screening per patologie oncologiche, come quello del tumore al colon e per patologie croniche e cardiovascolari, oltre alla misurazione di parametri vitali“.