Un gruppo di immigrati ospiti di una comunità avrebbe picchiato e inseguito un bambino di nove anni e danneggiato parti di un edificio in cui il ragazzino si era rifugiato. L’episodio è avvenuto a Partinico, nel Palermitano, e stanno adesso indagando i carabinieri per accertare i fatti con esattezza.
Secondo una prima ricostruzione, il bambino, dopo aver preso per gioco una bicicletta non di sua proprietà appoggiata al muro del centro che ospita gli immigrati, in via dell’Avvenire, sarebbe stato inseguito dal gruppetto di extracomunitari e dapprima strattonato. Il proprietario della bici, un diciassettenne del Gambia, ospite della comunità, avrebbe raggiunto il bambino e insieme ad alcuni connazionali lo avrebbe schiaffeggiato, procurandogli la fuoriuscita di sangue dal naso.
Il ragazzino sarebbe riuscito a divincolarsi grazie anche ad alcune persone intervenute in sua difesa e sarebbe fuggito nuovamente. I testimoni raccontano che i migranti avrebbero raggiunto un edificio in via De Gasperi, dove credevano vi fosse il bambino. Secondo quanto riportato dal quotidiano locale “Partinicolive”, una decina di extracomunitari avrebbe lanciato pietre verso l’abitazione e avrebbe danneggiato una grondaia con spranghe e pietrate. I migranti avrebbero, quindi, sfondato la porta, gridando di voler uccidere il minorenne, e sarebbero riusciti a introdursi in una casa, dove si trovavano in quel momento due anziani, una donna incinta e dei bambini, terrorizzati da quelle scene.
“Sono stati attimi molto pesanti – racconta un testimone – Qualcuno è intervenuto in soccorso del ragazzino che è riuscito a liberarsi e fuggire via. Non appena ha sentito le gazzelle dei carabinieri il gruppo di immigrati è fuggito”. Pare che a farli allontanare sia stato un educatore del centro in cui sono ospitati.