“Uno dei primi atti approvati dal nuovo Collegio di presidenza dell’Ars, è stato quello di dare mandato al presidente dei deputati questori, Giorgio Assenza, di convocare i sindacati di Palazzo dei Normanni per avviare una contrattazione. Il primo incontro è previsto per martedì prossimo, 9 gennaio” dice Giuseppe Milazzo, capogruppo di Forza Italia all’Ars.
Milazzo ricorda che “per la pubblica amministrazione statale il tetto massimo di 240 mila euro, fu stabilito per legge e solo una legge può modificarlo. Camera e Senato, nella loro autonomia, adottarono una delibera con lo stesso tetto massimo lordo di 240 mila euro. Delibere che furono impugnate dai dipendenti che ottennero diverse sentenze a loro favore, in cui si sanciva che il “contributo di solidarietà”, avrebbe potuto avere una durata massima triennale. Alla Regione il tetto massimo per i dirigenti generali fu fissato in 160 mila euro lordi. Forse lo stesso tetto poteva essere fissato per l’Assemblea regionale siciliana. Ma non chiedetelo a noi perché si decise diversamente”. “Certamente, nella spesa regionale ci sono ancora parecchie sacche di sprechi da eliminare – precisa il capogruppo -. L’epoca dei privilegi è finita e tutte le risorse disponibili dovranno essere indirizzate al sostegno dello sviluppo, per dare ai nostri giovani opportunità di lavoro a casa loro e dare un valido contributo alla crescita della Sicilia”. “Infine – conclude Milazzo – non c’è, né può esserci alcun nesso tra i tetti stipendiali dell’Ars e le dimissioni di Vincenzo Figuccia dalla carica di assessore ai Rifiuti ed Energia. Probabilmente, gli era stato affidato un ramo dell’amministrazione tanto importante, da averlo indotto a fuggire”.