A Roma fino al 30 novembre 2022 sarà vietato distruggere i nidi di rondini, rondoni, balestrucci e specie affini, secondo una nuova ordinanza dell’11 marzo.
In caso di violazione dell’ordinanza il responsabile dovrà provvedere a ripristinare il precedente stato dei luoghi, anche mediante l’installazione di nidi artificiali.
“Quella firmata dal sindaco Gualtieri è un’importante ordinanza a tutela della biodiversità”, commenta l’Oipa – Organizzazione internazionale protezione animali, che invita a “stare con gli occhi aperti e a segnalare le violazioni dell’ordinanza ai vigili urbani”.
“Alcuni arrivano a distruggere i nidi ‘perché sporcano’ e molte imprese edili non si fermano di fronte a un nido abitato. Ci arrivano molte segnalazioni in tal senso“, spiega la delegata dell’Oipa di Roma, Rita Corboli. “Torniamo però a chiedere all’Amministrazione comunale – aggiunge – che s’interrompano le potature nel periodo riproduttivo delle altre specie: anche questi sono interventi che uccidono nidi e nidiacei”.
Se la presenza di numerosi nidi in locali chiusi dovesse determinare condizioni igieniche di pericolo per la salute, tale circostanza dovrà essere verificata dall’Asl e la certificazione allegata alla richiesta di nullaosta in deroga da presentare al Dipartimento Tutela ambientale, che potrà chiedere l’installazione di nidi artificiali sostitutivi in un luogo vicino.