GUARDA IL VIDEO IN ALTO
Le barriere invisibili si presentano subito quando si riceve la diagnosi di disabilità, al di là del fatto che questa sia stata causata da fattori genetici o da incidenti, si vive un vero e proprio lutto. È come se improvvisamente il mondo ti cadesse addosso con tutto il suo peso di dolore, senso di inadeguatezza, angoscia e sconcerto.
Tutto ad un tratto ci si ritrova la vita stravolta e il cuore sottosopra, e nella testa pensieri si rincorrono e fanno a gara a chi è il più spaventoso: come potrò mai riuscire ad affrontare tutto questo? che futuro avrò?
Ludovico Gippetto, ideatore e conduttore del format Random la Cultura è OnLine, ne parlerà in diretta streaming con gli ospiti collegati da remoto:
Totò Cascio, bambino prodigio nel film premio Oscar di Giuseppe Tornatore “Nuovo Cinema Paradiso”
Daniele La Barbera, Professore ordinario di Psichiatria, Direttore U.O.C. di Psichiatria Azienda Policlinico Palermo. Docente di Psichiatria presso i Corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia, Psicologia clinica, Tecnica della Riabilitazione psichiatrica, Scienze della Riabilitazione delle professioni sanitarie.
Oggi Totò racconta con la maturità di chi ha convertito la propria disabilità in condizione per spazzare le barriere invisibili: “Ci sono stati non giorni, ma anni in cui le mie ore trascorrevano nell’attesa della notte. Non vedevo l’ora di chiudere i conti con la veglia, desideravo che il giorno terminasse per poter dormire e sognare. Perché quando sognavo, vedevo, vedevo bene… “. La grande popolarità del cinema, in particolare le due date: l’8 maggio del 1988, il primo ciak sul set di Nuovo Cinema Paradiso e il 26 marzo 1990, giorno dell’annuncio del premio Oscar come miglior film straniero assegnato a Peppuccio Tornatore.
Poi i conti con la malattia, retinite pigmentosa con edema maculare, che non volevo accettare provando così un senso di vergogna che lo ha portato a nascondersi quasi dileguandosi dall’immaginario collettivo. Alimentando quelle barriere invisibili I suoi amici e compagni di classe passarono bene presto dalle invidie per il successo e la ricchezza alla pietà spicciola.
Totò a quel punto sente di toccare il fondo, ma non perde la possibilità di rinascere. Di vivere le giornate per “vedere” nuovamente i suoi sogni concretizzarsi. E’ così grazie ad un percorso con l’aiuto di una psichiatra e la fede che non ha mai vacillato, riprende in mano il timone della sua vita e riparte affrontando il pubblico, con un libro scritto a quattro mani e adesso anche come leader emotivo, per offrire la sua esperienza per valorizzare e aiutare gli altri a scoprire e sviluppare se stessi per oltrepassare gli ostacoli della disabilità.