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Tra i fornelli di Katmandù nella colorata festa delle donne nepalesi

sabato 28 Gennaio 2017

Mentre in Russia viene depenalizzato il reato di violenza domestica, in Nepal, nella valle di Katmandù comincia l’ Hartalika Teej la più importante festa induista dedicata alle donne. Tutta la città comincia a riempirsi di colori.

Infatti, secondo la tradizione, le donne sposate indossano meravigliosi “sari” rossi e si adornano con i “chadke tilari”, i gioielli tradizionali, i braccialetti colorati di vetro e mangiano il “Dar”.

Le promesse spose, seguendo la tradizione, non bevono acqua per tre giorni : secondo la leggenda bere acqua durante il Teej equivale a bere il sangue del proprio sposo.

Comunque, anche se resta profondo e radicato il significato del Teej oggi è divenuto sempre di più simbolo dell’indiscutibile valenza della donna, finalmente anche in Nepal libera e con gli stessi diritti e doveri degli uomini.

In questi tre giorni le donne visitano i templi, quelle sposate pregano per la prosperità del proprio matrimonio e per la salute di mariti e figli e quelle in età da marito per trovare uno sposo saggio e innamorato e per costruire insieme una famiglia numerosa, sana e unita.

Questi tre giorni dedicati a Shiva hanno tre nomi diversi: il primo “ Dar Khane Din “, il secondo “Fasting Day”, il terzo “Rishi Panchami” durante il quale si celebra la” Teej Puja”.

Gli uomini partecipano ai festeggiamenti e, questa che una volta era soltanto un momento di parziale libertà della donna oggi è diventata una festa della famiglia.

dal-bhat-tarkariScrivendo di questa festa penso quanto abbiamo da imparare e quanto sia stupido #costruiremuri ma, io cuoco sono e quindi ecco la ricetta del Dal Bhat Tarkari.

Una piccola premessa: la cucina nepalese non ha molti piatti, ed è il risultato di uno straordinario matrimonio tra influenze induiste e tibetane, io ho tolto un ingrediente a questo esotico riso : l’aglio !

Secondo me il risultato è delizioso. Provatelo !

In Nepalese Dal sono le lenticchie, Bhat è il riso e Tarkari è il sistema di cottura ottenuto con pochissimo condimento, cuocendo le verdure praticamente nel loro stesso umore.

Ingredienti : rape, carote, cipolle,porri, zenzero, sedano, curcuma, cumino, peperoncino, olio di frantoio e lenticchie, io uso quelle di Ustica. Con cipolle, porri, sedano e carote preparate un abbondante brodo vi servirà per lessare il riso, cuocere le lenticchie e le rape. Dopo aver lasciato le lenticchie a bagno per una notte, unitele al trito di sedano, carote, cipolle e porri e fatele rosolare con un goccio d’olio. Lessate il tutto nel brodo vegetale che avrete ottenuto dagli stessi ingredienti, dopo cinque minuti aggiungete curcuma, cumino e peperoncino.

Nel frattempo pelate le rape e tagliatele a cubetti fatele stufare nel brodo vegetale affinché diventino tenerissime. A cotture ultimate unite lenticchie, rape e il riso che avrete bollito anche nel brodo. Spolverate con tantissimo zenzero fresco e servite, io non aggiungo sale e a tavola aggiusto con un filo d’olio a crudo. In Nepal si accompagna con lo straordinario yogurt di Bhaktapur, ma io ci bevo su un vino giallo fresco e fruttato.

BUON APPETITO

Il Vostro #cuocoperamico

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