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Un forte boato seguito dal crollo di una palazzina di quattro piani in via Galilei e il danneggiamento di numerosi edifici nel centro di Ravanusa, nell’Agrigentino. Almeno tre le vittime, i cui cadaveri sono stati recuperati.
La tragedia è avvenuta ieri all’ora di cena, poco dopo le 20 e 30. I dispersi sono almeno 8, appartenenti a più gruppi familiari, mentre una anziana donna è stata tratta in salvo e trasferita in ospedale. Smentita dal sindaco la notizia per cui tra i dispersi ci sarebbero anche due bambini.
L’esplosione ha provocato diversi incendi che stanno impegnando i vigili del fuoco al fine di consentire le operazioni di soccorso in sicurezza. Sul posto sono al lavoro anche le unità cinofile e gli esperti dell’Usar, specialisti dei vigili del fuoco nella ricerca sotto le macerie, da Messina, Catania e Palermo. Le persone evacuata dalle proprie abitazioni sono almeno un centinaio e sono state ospitate in alberghi della zona.
Sei palazzine sono state distrutte, detriti, pezzi di vetro e macerie ovunque: è uno scenario di guerra quello causato dall’esplosione. Nell’aria si avverte ancora un forte odore di bruciato, le saracinesche dei garage della case attigue alla zona interessata sono accartocciate, i vigili del fuoco stanno cercando di spegnere gli ultimi roghi e di mettere in sicurezza l’area dove ancora ci sono fughe di gas.
ARTICOLO IN AGGIORNAMENTO
I vigili del fuoco hanno trovato tra le macerie delle palazzine crollate a Ravanusa un quarto cadavere. Potrebbe trattarsi di una donna. In precedenza erano stati recuperati i cadaveri di due donne e un uomo; due le superstiti tratte in salvo dai soccorritori, cinque le persone che risultano ancora disperse.
Aggiornamento ore 11:45
Proseguono senza sosta le delicate operazioni di soccorso dei vigili del fuoco in via Trilussa a Ravanusa, paese in provincia di Agrigento, a seguito del crollo di una palazzina, e del danneggiamento di altri tre edifici, causati da una esplosione dovuta da una fuga di gas.
Durante la notte sono state estratte dalle macerie e affidate al personale sanitario due donne, mentre i corpi di tre persone, due donne e un uomo, sono stati ritrovati purtroppo privi di vita dai soccorritori.
Il dispositivo di soccorso del Corpo nazionale è formato da 100 vigili del fuoco, giunti anche dai vicini comandi di Enna e Palermo, che sono impegnati nelle operazioni di ricerca delle altre sei persone segnalate come disperse, tra cui unità cinofile, esperti nella conduzione di mezzi per il movimento terra, nucleo NBCR (Nucleare Biologico Chimico Radiologico) e USAR team specializzato nel soccorso tra le macerie.