La Procura di Termini Imerese ha scritto nel registro degli indagati tre medici dell’ospedale Giglio di Cefalù, dopo la denuncia presentata da una coppia che ha perso il proprio bambino, mai nato.
Il piccolo è morto nella grembo della donna che stava sfiorando i 10 mesi di gravidanza. I pm termitani vogliono vederci chiaro per capire se si trattare di un caso di malasanità. Gli indagati sono i membri dell’equipe medica formata da Gianmauro Rubino, Luciana Cordone e Vincenzo Miceli. Lo rende noto il Giornale di Sicilia in edicola oggi.
In seguito della denuncia dei genitori mancati, è stata aperta un’inchiesta per interruzione colposa di gravidanza. La coppia è di San Giovanni Gemini (Agrigento) ma la donna è originaria di Montemaggiore Belsito, in provincia di Palermo. Il 18 maggio la donna si sarebbe recata all’ospedale di Cefalù per una visita di controllo, dopo che nei giorni precedenti sarebbe stata rispedita a casa dopo aver chiesto di far nascere il piccolo.
Dopo la visita l’amara scoperta: il bambino – che sarebbe dovuto essere il loro primo figlio – era senza vita. A quel punto è scattata la denuncia.
La Procura ha acquisito la cartella clinica e ha disposto l’autopsia del feto.
Dall’ospedale Giglio replicano: “Non possiamo che esprimere la nostra vicinanza ai familiari, comprendendone il dolore. Al contempo siamo fiduciosi dell’operato dei nostri sanitari, tutti professionisti con un’ampia esperienza, e attendiamo con altrettanta fiducia l’esito delle indagini”.