Si è svolto oggi l’incontro chiesto da Cgil, Cisl, Uil, Cisal, Ugl, Orsa e Cobas sullo stato economico -finanziario dell’Amat e sulle dirette conseguenze sul servizio di trasporto erogato, si è tenuta una riunione presieduta dall’Amministratore Unico di Amat Palermo S.p.A. Michele Cimino, alla presenza del Direttore Generale Gianfranco Rossi e del Direttore Esercizio Gomma Ferdinando Carollo e con la presenza delle Segreterie Provinciali delle sigle.
Nel corso della riunione le organizzazioni sindacali hanno manifestato interesse nel potenziamento della struttura, potenziamento apprezzato anche dall’A.U. “Ed infatti – si legge in un comunicato stampa – sussistono oggi delle carenze di servizio di trasporto offerto alla cittadinanza a causa della mancanza di personale di guida (la cui età media è prossima al limite consentito dalle normative vigenti) e, più in generale, per le carenze di personale in tutti i settori aziendali, sia tecnico che amministrativo, considerando i minori introiti in tutti i settori operativi”.
“Si è, dunque, auspicato, l’avvio immediato di procedure volte all’immissione in servizio di Operatori di Esercizio e di personale di Officina, secondo le normative vigenti in materia, nonché gli avanzamenti di carriera per la copertura dei posti vacanti in organico, anche in considerazione dei numerosi giudizi di lavoro pendenti per mansioni superiori, causati dalla mancanza di turn over in tutti i settori aziendali con il personale andato in quiescenza nel corso degli ultimi 30 anni”.
“Le organizzazioni sindacali – prosegue il comunicato – hanno espresso anche grande interesse per la realizzazione di un Piano Industriale che determini gli obiettivi e la mission dell’azienda nel breve e lungo periodo, stante l’incertezza delle somme contestate dal Socio Unico in ordine ai disallineamenti tra Comune ed Amat e ai presunti crediti vantati dal primo nei confronti della controllata, ed in considerazione ancora del deficit aziendale causato dall’assenza di contributi per l’esercizio del sistema tranviario e del mancato introito dei proventi derivanti dall’introduzione della Ztl, la cui previsione Contratto di Servizio del 2015 è pari a 30 milioni di euro/ anno che dovrebbe corrispondere il Controllante nei confronti di Amat, a fronte di introiti reali pari a circa 2.5 milioni di euro/ anno”.
Michele Cimino, A.U. di Amat Palermo S.p.A., nel ringraziare le organizzazioni sindacali intervenute per la disamina delle questioni oramai annose che affliggono l’azienda e che non sono mai state definitivamente risolte, ha espresso “condivisione” con quanto analiticamente rappresentato al tavolo e ha dato comunicazione di interlocuzioni positive con l’Amministrazione Comunale in ordine alle predette questioni, nella consapevolezza che Amat è un’azienda sana e che rappresenta “Un patrimonio di tutti i palermitani, e come tale va difesa e tutelata“.