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La collaborazione tra generazioni nell’affrontare la pandemia, il sostegno alla scuola e la costruzione di un nuovo modello di istruzione e formazione professionale che porti i giovani nel mondo del lavoro con competenze adeguate permettendogli di non dover lasciare la Sicilia. Questi i temi al centro della terza delle quattro sessioni di lavoro dell’evento “Il governo della Regione. Tre anni di lavoro per la Sicilia”, sul tema “La Sicilia per le famiglie e i giovani”. Hanno partecipato gli assessori regionali alla Salute, Ruggero Razza, all’Istruzione, Roberto Lagalla, e alla Famiglia, Antonio Scavone. Il dibattito è stato moderato dal giornalista Franco Nuccio, dell’agenzia Ansa.
«Vedere insieme medici in pensione che hanno deciso di essere in prima linea e giovani specializzandi, ha restituito il senso di un’unione tra generazioni nella lotta la Covid» ha dichiarato l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza. Sull’impegno nei confronti delle nuove generazioni da parte del governo Musumeci, l’assessore ha sottolineato: «Una delle direttrici dell’azione di governo è stata anche quella di ridurre il precariato nel campo della sanità, riuscendo a risolvere situazioni esistenti ormai da trent’anni».
Nella lotta al coronavirus, Razza ha poi sottolineato: «Grazie anche alla collaborazione tra generazioni, la Sicilia è riuscita a raggiungere un primato positivo: la Regione non è mai stata sottoposta a enorme stress nelle strutture ospedaliere. Non è mai accaduto che un paziente siciliano non abbia ricevuto le cure adeguate».
L’assessore ha anche ricordato, nel ricostruire la lotta alla pandemia, come la Regione abbia anticipato alcune decisioni a livello nazionale, come gli hub per le vaccinazioni, le campagne nelle isole minori e poi quelle rivolte alle comunità montane: «Quando abbiamo lanciato queste iniziative, sono state accolte con diffidenza poi anche le altre Regioni le hanno abbracciate». Razza ha poi ricordato l’impegno nel campo dell’edilizia sanitaria e nel settore della tecnologia e della ricerca universitaria per far diventare la Sicilia un hub delle biotecnologie nel Mediterraneo.
La sfida della pandemia e il modo in cui la Sicilia ha reagito sono stati lo spunto di partenza dell’intervento dell’assessore all’Istruzione Roberto Lagalla: «Abbiamo introdotto all’interno del sistema risorse aggiuntive per sostenere la Dad, tenendo conto del forte digital divide. Alla fine il dato ministeriale ha premiato la Sicilia con la Regione che si è trovata nella media italiana in quanto a copertura della didattica a distanza».
Un altro dato è quello che riguarda il numero dei giorni di scuola durante la pandemia, con la Sicilia che ne ha realizzati tra i più alti di tutta Italia.
Nel corso dell’intervento, Lagalla ha anche fatto il punto sulla spesa nel settore: «Investimenti importanti sia per il mondo della scuola che per la formazione professionale e per l’università con uno sguardo all’internazionalizzazione. La lotta alla povertà educativa resta una strategia vincente. Nella formazione professionale, la tendenza è quella di incrementare il modello dell’Avviso 33 che ha pienamente coinvolto le aziende nei progetti formativi».
Ai giovani sono rivolti anche alcuni dei progetti dell’assessorato alla Famiglia e alle Politiche Sociali come ha ricordato l’assessore Scavone: «Le risorse che abbiamo messo in campo le abbiamo spese tutte – ha dichiarato – Gli interventi per il welfare sono stati di oltre un miliardo e mezzo di euro soprattutto per le persone con disabilità».
Nel campo del lavoro, Scavone ha ricordato anche alcune delle misure più recenti nel settore: «Garanzia Giovani 2 è motivo di orgoglio. Il più grande progetto che investirà oltre 100 mila giovani, 206 milioni di euro in circa sette percorsi di inserimento al lavoro e di formazione».
L’evento, in corso nell’ex chiesa di Santa Maria dello Spasimo di Palermo, è la prima delle tappe organizzate dal governo Musumeci per presentare a siciliani e Istituzioni il lavoro svolto nei primi tre anni di mandato e gli obiettivi di fine legislatura.