Una truffa ai danni dell’Università di Palermo è stata scoperta dai finanzieri del nucleo di polizia economico – finanziaria di Palermo, che hanno eseguito un’ordinanza del gip con la quale è stato disposto il sequestro di 700 mila euro.
Il provvedimento riguarda tre società e gli amministratori, accusati di truffa aggravata ai danni dello Stato e dell’Unione europea, falso ed emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti in relazione alla realizzazione di un progetto fotovoltaico ad alta efficienza (Fae) sperimentale per la produzione di energia solare e termica.
Il progetto finanziato con fondi nazionali e comunitari per un importo di circa 1,8 milioni di euro, concessi dall’assessorato regionale delle attività produttive della Regione Siciliana, prevedeva la realizzazione di impianti sperimentali per la produzione di energia solare e termica ad alta efficienza per complessivi 100 kilowatt picco ad opera di un’associazione temporanea di scopo composta da cinque persone giuridiche e dall’Università degli studi di Palermo.
Le indagini dei finanzieri, coordinate dalla Procura, hanno accertato che nella sede dell’Edificio 16 dell’università in viale delle Scienze è stato realizzato un impianto di soli 4 chilowatt picco.
Gli indagati sono: Giuseppe Lanaro di 58 anni, amministratore della Helios Montaggi srl; Carlo Lanaro di 54 anni, amministratore delle Lanaro srl; Elizabeth Parisi di 50 anni, amministratrice della Easy Integrazionni di sistemi srl; Fabio Maria Montagnino, 50 anni amministratore della Idea srl (capofila della Ats); Gaetano Cilluffo, 50 anni titolare della ditta individuale Gc Software.
L’operazione è stata denominata in codice “Sole nero“.
“Tra acquisizioni e analisi documentali, accertamenti bancari e controlli incrociati nei confronti di tutti i fornitori dei beneficiari delle erogazioni, nonché intercettazioni telefoniche, è emersa – si legge in una nota della Finanza – una condotta preordinata alla fraudolenta percezione di ingenti finanziamenti pubblici, con pari danno per il bilancio nazionale e comunitario, attraverso l’artificiosa rappresentazione di spese mai sostenute, a carico dei legali rappresentanti delle società Lanaro srl, Helios montaggi srl e Easy integrazione di sistemi srl”.
La produzione di documentazione falsa, mirata a dimostrare il possesso dei requisiti per poter ottenere il finanziamento e il sostenimento dei costi per la realizzazione del progetto, “è stata massiva e sistematica e ha riguardato anche perizie, contratti di locazione, e persino bollette per il consumo di energia elettrica”. Le attività di esecuzione delle misure cautelari reali sono state condotte fra le province di Palermo, Messina e Vicenza.
“Prosegue l’azione della Guardia di Finanza di Palermo, sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica, a contrasto agli sperperi di risorse pubbliche provenienti dai fondi europei, nazionali, regionali e locali e alle connesse condotte di reinvestimento illecito in beni e attività economiche, che rappresentano – conclude la nota – un rilevante danno non solo per il complessivo sistema degli incentivi alle imprese ma soprattutto alimentano una concorrenza sleale a nocumento degli operatori economici onesti e rispettosi delle regole”.