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L'intervista

Turano: “Impegnati nel rilancio della scuola siciliana e sul cyberbullismo non molleremo la presa”

martedì 4 Giugno 2024
Mimmo Turano

Assessore all’Istruzione e alla Formazione professionale Mimmo Turano, la scuola e l’università in Sicilia provano a cambiare pelle ma a volte si ha la sensazione che si pensi poco ai ragazzi, partiamo da loro, da chi ha davvero diritto allo studio…

“Prima di toccare il tema dell’impegno della Regione e del nostro Assessorato per sbloccare e incrementare il diritto allo studio universitario in generale – e mi riferisco alle borse di studio – abbiamo recentemente ribadito con forza la garanzia di questo diritto anche a vantaggio di chi si trova nell’impossibilità di esercitarlo. Mi riferisco ai detenuti. Un segno di grande civiltà giuridica e culturale, secondo me, aver rinnovato l’intesa, con la firma del presidente della Regione del sottoscritto, del Garante regionale dei diritti dei detenuti, del Provveditore dell’Amministrazione penitenziaria in Sicilia, dei rettori siciliani per l’anno accademico 2023-2024. Gli iscritti ai diversi corsi di laurea hanno già toccato la cifra di 118. E tra poco festeggeremo i primi laureati”.

Capitolo borse di studio: cosa avete fatto a riguardo?

“Ci siamo trovati davanti a problemi come l’insufficienza dei fondi a disposizione degli Ersu e, in seconda ma non meno importante battuta, l’importo dei singoli assegni, che era inferiore rispetto ad altre zone d’Italia. Abbiamo stanziato immediatamente 25 milioni di euro per fronteggiare l’emergenza borse di studio universitarie in Sicilia, che è stato il risultato anche dell’aumento, di quasi il 50 per cento, delle richieste. Sappiamo che per rendere il sistema stabile questo impegno di spesa è fondamentale ma deve essere rafforzato: da qui l’impegno a reperire ulteriori risorse, in sintonia con l’intera giunta regionale. Parliamo di oltre trentamila studenti richiedenti in Sicilia, che vogliono crescere e formarsi non solo negli Atenei, ma anche nelle Accademie di belle arti, nei Conservatori di musica. La misura, intanto, ci permette di tamponare l’aumento dell’8,1% degli importi delle borse da erogare, senza un corrispondente incremento delle risorse nazionali”.

Iniziative come la valorizzazione della lingua siciliana, la diffusione con azioni mirate e il recupero di un patrimonio di tradizioni, fanno parte dell’operazione di rilancio prospettata nei mesi scorsi. Con che tempi e in quale modo si procederà?

“L’iniziativa Non solo… Mizzica – Il siciliano la lingua di un popolo, io la considero uno dei punti emotivamente più belli e qualificanti nel campo dell’istruzione. Ci rivolgiamo a giovanissimi studenti, ho capito che l’unico modo era delineare un percorso emozionale che facesse rivivere innanzitutto nel loro cuore l’importanza di un patrimonio che altrimenti sarebbe inevitabilmente perduto. Abbiamo disegnato una progettualità articolata, rivolta a tutte le scuole in prima battuta, e ai licei coreutici e musicali in secondo luogo, con contributi di personaggi del mondo dell’arte, della musica, della tradizione, della cultura, e senza fermarci al pur fondamentale patrimonio folklorico. Risultato, secondo le graduatorie già pubblicate: oltre 400 mila euro a sostegno dei progetti di 67 scuole siciliane. In particolare, sono state finanziate 65 proposte progettuali curriculari ed extracurriculari del Tipo A – ambito di intervento destinato a tutte le scuole di ogni ordine e grado con un importo massimo di 5.000 euro per ciascuna proposta – e due proposte progettuali di Tipo B, cioè partenariati tra istituti superiori, con un liceo coreutico-musicale nel ruolo di istituto capofila, con laboratori, esperienze che attraversano i decenni e le forme di tutte le arti, e produzione di spettacoli. Inoltre prosegue pure il nostro impegno, previsto dalla legge regionale 9 del 2011 sul versante della valorizzazione, promozione e insegnamento della storia, della cultura e della lingua siciliana attraverso il tavolo tecnico presieduto dal professore Giovanni Ruffino, con il liceo classico statale Umberto I di Palermo come istituto capofila”.

Sul dilagare dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo occorrono fatti, a che siamo?

“Mentre le rispondo, abbiamo appena concluso l’entusiasmante ciclo di manifestazioni finali di Uno, Nessuno 100 Giga, a coronamento, in tutte le province siciliane, del percorso portato avanti insieme a USR Sicilia, Telefono Azzurro, 802 istituti scolastici dell’intera Isola, con l’attività sul campo di Fondazione Carolina e Mabasta. Stelle della musica, personaggi della cultura e dello sport hanno abbracciato e si sono fatti abbracciare da migliaia di studenti, al termine di un’attività di formazione rivolta a quasi 3.600 ragazze e ragazzi, mentre i genitori che hanno aderito alle iniziative formative sono stati circa 800”.

L’Assessorato ha portato avanti iniziative come Scuole aperte e Fuori orario, che darnno luogo ad attività pomeridiane ed estive tanto nelle scuole primarie che secondarie.

“Sento fortemente questo tema, la scuola non deve essere solo luogo di incontro e apprendimento tra banchi e cattedra. E, soprattutto, bisogna avere lo sguardo ‘lungo’: abbiamo investito poco meno di 30 milioni di euro per un piano triennale di attività extracurriculari che permetteranno ai ragazzi di stare a scuola facendo tutto ciò che più li fa crescere, facendo loro amare il luogo”.

Assessore, la Formazione rimane il tema caldo, cosa si sente di dire?

“È un tema delicato ma su cui con il Presidente c’è ampia volontà di fare bene. Siamo consapevoli delle responsabilità nei confronti di questo mondo e della necessità di dare risposte serie e all’altezza delle sfide. Vanno garantiti i pagamenti rapidamente ma al contempo va garantita una formazione che serve alle imprese. È fondamentale che ciascuno faccia la propria parte e noi come istituzioni la faremo”.

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