Se nel 1954 Alan Lomax e Diego Carpitella, antropologi ed etnomusicologi avessero saputo che, a distanza di 65 anni, l’associazione Folk Media ed un gruppo di appassionati ciclisti della FIAB Roma Ruotalibera avrebbero ripercorso una parte significativa dei luoghi che erano stati oggetto della loro ricerca li avrebbero presi per matti.
L’indagine condotta sul campo dai due ricercatori, che hanno segnato la storia del recupero delle tradizioni popolari e musicali, si concentrò sui canti e sui ritmi creati e tramandati dalle comunità locali.
Le località interessate da questa prima edizione sono state in sequenza Enna, Alimena, Petralia Sottana, Geraci Siculo, Castelbuono e Bagheria. In tutto poco più di 200 km, non proprio pianeggianti che hanno portato i ciclisti in luoghi ameni particolarmente accoglienti grazie all’impegno di Amministrazioni comunali e Pro Loco che coadiuvate da Slow Food si sono prodigate per l’organizzazione degli eventi musicali e del soggiorno dei turisti in bici.
Nell’ultima tappa, ad Aspra, i partecipanti hanno visitato il Museo delle acciughe.
Il progetto “Sicilia Folk Bike“ rientra nell’idea di turismo culturale per chi ama allargare a 360° la conoscenza in campi anche fino ad ora poco conosciuti e per riportare e restituire ai territori, meta delle tappe della Campagna di cinquant’anni fa, un pezzo della loro storia.
C’è anche un progetto tecnico che Folk Media e la Fiab ( Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta ) Roma Ruotalibera intendono promuovere e che consiste nella realizzazione della “Ciclovia Lomax – Carpitella” che prevede la disposizione di adeguata segnaletica e il coinvolgimento delle associazioni del territorio per l’organizzazione degli eventi correlati al progetto e per fornire appoggio ed ospitalità a chi ripercorre la storia di Alan Lomax e Diego Carpitella.
“Siamo solo alla prima, sperimentale, edizione e la riuscita dell’evento trascorso ci fa pensare che il futuro ci richiede di continuare”, concludono gli organizzatori.