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I dati

Turismo: in Sicilia 215 mila posti letto al giorno, triplicano le strutture extralberghiere

venerdì 10 Novembre 2023

In Sicilia l’offerta alberghiera è di 215.420 posti letto al giorno, per un totale di 84.261 camere. Le strutture alberghiere forniscono 123.618 posti letto, mentre si stima che le strutture extra-alberghiere offrano 91.802 posti letto. E’ quanto emerge dalla ricerca dell’Osservatorio sul turismo per le Isole Europee (Otie) per Confesercenti Sicilia presentato nel corso della settima edizione della Bte 2023, la borsa del turismo extra-alberghiero inaugurata oggi a Palermo, e confermano che la struttura ospitale della Sicilia e dei suoi arcipelaghi si basa principalmente su strutture extra-alberghiere.

In Sicilia, negli ultimi 10 anni (2013-2022), il numero delle strutture extra-alberghiere è aumentato in modo significativo, passando da 2.363 nel 2013 a 6.869 nel 2022, con un notevole incremento soprattutto nel 2016 e nel 2017. L’aumento delle strutture extra-alberghiere si è verificato in tutte le province. in alcune ci sono stati picchi significativi di crescita in determinati anni, come Trapani nel 2016 e 2017, Palermo nel 2018 e 2021, Messina nel 2019 e 2022 e Catania nel 2017. Per quanto riguarda gli hotel, invece, il numero complessivo è rimasto generalmente stabile, con alcune piccole fluttuazioni. E’ ciò che emerge nel report Otie per Confesercenti Sicilia, presentato durante la settima edizione della Bte 2023, la borsa del turismo extra-alberghiero, che si svolge a Palermo.

Per quanto riguarda il numero di letti offerti negli alberghi, i dati mostrano una tendenza pressoché stabile, con una diminuzione costante dal 2014 al 2015 e un lieve aumento tra il 2018 e il 2019, seguito da un declino negli anni successivi. D’altra parte, il numero di letti negli esercizi extra-alberghieri ha subito una crescita significativa a partire dal 2015, raggiungendo il numero di 100.000 letti nel 2023. Si prevede che questo valore possa continuare a crescere fino a raggiungere un livello paragonabile a quello delle strutture alberghiere.

Nel 2022, nell’Isola, erano presenti 8.202 attività che offrono servizi di ospitalità, suddivise tra strutture alberghiere (1.333) ed extra-alberghiere (6.869). In media, per ogni struttura alberghiera, ci sono sette strutture extra-alberghiere, fatta eccezione per Trapani e Messina, dove il rapporto di composizione è di quattro e tre rispettivamente. Dall’analisi a livello sub-regionale, viene fuori che 5 province su 9 dispongono di oltre il 70% delle strutture di ospitalità, con Messina in testa, seguita da Palermo e Catania quasi a pari merito, insieme a Trapani e Siracusa.

Con circa 800 strutture a Ragusa e Agrigento, le ultime due province interne dell’isola, Enna e Caltanissetta, dispongono di circa 200 strutture ciascuna. Messina, Palermo, Catania e Trapani vantano il maggior numero di posti letto, rappresentando insieme più della metà del totale regionale.

Le province di Messina, Palermo e Trapani ospitano strutture con un numero medio maggiore di camere. Le altre province siciliane seguono invece un modello di ospitalità basato su strutture di dimensioni più contenute.Le strutture alberghiere, in particolare, hanno una dimensione media di circa 40 camere, con un minimo di 34 camere nella provincia di Trapani e un massimo di 50 camere in media. Le altre strutture di ospitalità presentano invece una dimensione media di 13 camere.

Nel 2022, in Sicilia, le strutture ricettive hanno ospitato 4.888.423 turisti. Sebbene la maggioranza abbia scelto gli alberghi come opzione di alloggio, un considerevole numero pari a 1.310.841 ha scelto il segmento extra-alberghiero, con un aumento delle presenze a Trapani, Palermo e Messina, quest’ultima registrando il tasso di crescita più elevato nel decennio. Catania ha avuto un picco nel 2016, seguito da un lieve declino negli anni successivi, mentre Siracusa ha mostrato una crescita costante, con un notevole aumento nel 2022. Nel 2022, il settore turistico della Sicilia ha raggiunto un traguardo significativo, con un totale di 14.783.156 notti vendute, di cui 10.671.261 presso gli alberghi e 4.111.895 presso gli esercizi extra-alberghieri. Il 67% delle notti vendute è attribuibile ai B&B e agli alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale. I dati mostrano un notevole aumento delle presenze negli esercizi extra-alberghieri a Trapani, Palermo e Messina, quest’ultima registrando il tasso di crescita più elevato nel decennio. Catania ha avuto un picco nel 2016, seguito da un lieve declino negli anni successivi, mentre Siracusa ha mostrato una crescita costante, con un notevole aumento nel 2022.

In Sicilia, 46 Comuni su 391 non dispongono di alcun tipo di struttura ricettiva, né alberghiera né extra-alberghiera. In 56 Comuni mancano le strutture extra-alberghiere e altri 49 ne dispongono di una sola. Inoltre, in quasi la metà dei comuni siciliani ci sono meno di cinque strutture ricettive extra-alberghiere. E’ quanto si legge nel report Otie per Confesercenti Sicilia, presentato durante la settima edizione della Bte 2023, la borsa del turismo extra-alberghiero che si svolge a Palermo. Secondo il report, Il 60% dell’offerta turistica extra-alberghiera e il 50% dei posti letto complessivi della regione si concentrano in 20 comuni su 391. Sono nove i comuni che si distinguono per il maggior numero di strutture extra-alberghiere: San Vito Lo Capo, Taormina, Cefalù, Modica, Milazzo, Castellammare del Golfo, Lampedusa, Lipari e Palermo. Quest’ultima è la provincia con il maggior numero di strutture di ospitalità extra-alberghiere, mentre a Messina si distingue per il numero più elevato di posti letto, 18.321, e di camere, 6.100.

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