Una decisione crudele quella che si sta prendendo in Ucraina negli zoo.
L’Ecopark di Kharkiv è stato distrutto dai bombardamenti russi. Tigri, leoni e orsi, ossia gli animali più grossi e difficili da gestire, verranno soppressi perché non c’è modo di trasportarli via e metterli in un posto sicuro, come è stato fatto per altri animali.
Ad annunciarlo è stato il fondatore dell’Ecopark, Alexander Feldman sui social:”L’Ecopark non c’è più. Oggi si sta prendendo una decisione, abbiamo un’ora fino a sera, o per uccidere tutti, farli addormentare, o pensare al trasporto. Ma non c’è nessun posto dove mandarli”.
Ma la situazione è tragica in tutto il Paese.
Tantissimi gli animali morti, non solo per i bombardamenti, ma per denutrizione e infarti scatenati dalla paura.
Tetiana Didenko, direttrice del centro veterinario di Chernihiv ha dichiarato che: “Dall’inizio della guerra, sono morti 26 animali per l’infarto e uno è morto a causa della scheggia di un razzo“, oltre più di 200 denutriti di cui si è presa cura.
A Kiev anche lo zoo Yasnohorodka è stato bombardato e diversi animali sono morti di fame mentre altri sono stati attaccati dai cani randagi.
Akim Akimenko, proprietario dello zoo, ha dichiarati all’emittente locale MyKiev: “Il nostro zoo è quasi interamente distrutto. Abbiamo grandi difficoltà a nutrire e mantenere gli animali. Stiamo cercando di evacuarli e chiediamo aiuto per organizzare un corridoio di evacuazione”.
Il Fondo internazionale per il benessere degli animali ha evidenziato che gli animali che arrivano col treno in Polonia, molti con i propri padroni, sono denutriti. Inoltre, i veterinari sono esausti perché: “Ogni giorno il team si occupa di 200 animali, tra cani e gatti“.