Continuano i Consigli Regionali della Uilca per la presentazione della piattaforma per il rinnovo del CCNL del Credito. Il segretario Generale della Uilca Massimo Masi a Palermo per il Consiglio Regionale della Sicilia.
Nel suo intervento Masi dopo aver commentato la innovatività della piattaforma che tratta sia i problemi della categoria che il rilancio del settore del credito e la tutela del risparmio e della clientela, si è soffermato su come la ripresa dell’Italia passi necessariamente dai territori del Sud.
“Abbandonare la clientela, le lavoratrici e i lavoratori e abbandonare certe zone del Paese, soprattutto al Sud, equivale a consegnare la gestione dei risparmi degli onesti cittadini alla malavita, con il rischio di aumentare l’usura già oggi persistente, oltre ad aumentare l’insoddisfazione e il disagio della clientela” ha affermato Masi che aggiunge, “Il Governo nazionale e i presidenti delle regioni meridionali dovrebbero preoccuparsi dei territori del Sud e dei processi di “desertificazione bancaria”.
“Come avevamo già detto al nostro Congresso esistono problemi morali, economici e di sicurezza sociale ogni qualvolta un Paese rimane senza uno sportello bancario e postale improvvisamente, e non solo al Sud, si aprono finanziarie con tutti i i problemi che ne conseguono. Serve un intervento del Governo, nonostante la presenza di un Fondo per l’occupazione che ha consentito l’assunzione di circa 21mila giovani, anche al Sud. C’è ancora molto da fare, visto che in Sicilia la disoccupazione giovanile supera il 60%.” Inoltre vogliamo chiedere alle banche di portare lavorazioni qualificanti nelle zone del meridione, evitando un ulteriore penalizzazione sulla professionalità degli addetti”, queste le parole del segretario generale Uilca.
Masi ha sottolineato come nei territori Siciliani si siano persi circa 2.300 posti di lavoro (esattamente 2.308), con la chiusura di 291 sportelli negli ultimi sei anni, oltre alla chiusura di una decina di filiali di banche di credito cooperativo. In molti comuni dell’Isola non esiste più uno sportello bancario. Per questo la Uilca continua a sollevare la questione meridionale e chiede di aprire un confronto con il governo regionale e con le altre parti sociali per riportare all’ordine del giorno le tematiche del credito in Sicilia.
“Saremo dalla parte delle Lavoratrici e dei Lavoratori del Sud anche con una la presenza fisica della Segreteria Nazionale. Stiamo infatti organizzando i nostri Esecutivi Nazionali nei territori del Sud Italia –conclude Masi– Non abbiamo nessuna intenzione di indietreggiare sulle nostre posizioni nei confronti di una politica cieca che da anni non investe e che si dimentica di territori che meritano di essere valorizzati”.