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La ventisettesima giornata

Un Ceccaroni horror affonda 2-3 il Palermo, Traorè unica nota positiva

martedì 27 Febbraio 2024

Il Palermo scivola rovinosamente via dalla corsa al secondo posto. Si chiude a sei la scia di risultati utili consecutivi dei rosanero che dopo il deludente pareggio di Cremona non riescono a rialzare la testa. Termina 2-3, sotto i colpi di Pereiro, Pyyhtia e Raimondo il match contro la Ternana.

Mentre Ceccaroni veste i panni del “Giuda“, complice e artefice delle tre reti, l’unica stella a brillare nella notte buia del capoluogo siciliano è Traorè. Difficile comprendere il calo di tensione della squadra di Corini. Come allo Zini, svaniscono nel nulla i buoni propositivi dei primi 45 minuti. Con l’uscita del classe 2004 i padroni di casa si sono inesorabilmente spenti, in balia delle squadra di Breda, non riuscendo più a inquadrare la porta.

Il turno infrasettimanale inizia regalando più di qualche cambiamento, con una catena di sinistra totalmente rinnovata. A brillare sono proprio i due innesti. Archiviato l’infortunio, Lund è tornato padrone della fascia, ma lo straordinario martedì di serie B è stato anche l’opportunità per far rifiatare Di Francesco, titolare instancabile da ormai undici partite di fila. Al posto del numero 17 largo all’atteso Traorè.

L’ex Milan è il grande protagonista. La classe non è acqua: dribbling, estro, fantasia e occhio sopraffino. Il giovane ivoriano ha fatto ballare e innervosire la retroguardia umbra. Non a caso le prime progressioni del club di viale del Fante nascono proprio dalle sue gambe, bersaglio preferito delle fere. Da una delle sue punizioni guadagnate è imbandita, al settimo minuto, la prima grande chance del match ma il pallonetto di esterno di Brunori colpisce la traversa in pieno.

Il pressing asfissiante del Palermo, capace di schiacciare la Ternana nella propria area, svanisce all’undicesimo. La timida ripartenza degli avversari si rivela spietata dopo la leggerezza di Ceccaroni su Raimondo, spedito in area e bravo a effettuare il retropassaggio per il destro di Pereiro: 0-1. I rosanero subiscono il colpo e il motore fatica a ripartire. Così, appena due minuti dopo, la conclusione dal limite di Pyyhtia rischia di suggellare il raddoppio dei rossoverdi.

A suonare la carica rosa, con un pizzico di sorpresa, è sempre Traorè con una galoppata sulla sinistra terminata sul fondo e con la porta nel mirino. La deviazione di Capuano spizzica via il pallone, defilandolo a lato. I siciliani ritrovano se stessi e poco dopo riagganciano la squadra di Breda ristabilendo l’equilibrio grazie a una magia inaspettata di Lund e il suo chirurgico mancino, piazzato sotto l’incrocio dei pali da oltre la trequarti: 1-1.

I ritmi si abbassano e la vivacità della prima mezz’ora si affievolisce, anche per via della stanchezza. La formazione di Corini gestisce e si ripropone alla corte di Iannarilli per ben due volta con un’ispirato Ranocchia, oggi a secco dopo i quattro centri consecutivi. Una piccola battuta di arresto che comunque non muta l’importanza rivestita dal numero 14, confermato a pieni voti perno della rosa. Una posizione parecchio avanzata la sua, spesso in supporto di Brunori, e in grande intesa con i due esterni d’attacco, ma anche supportata dalla copertura dell’ormai consolidata coppia Segre-Gomes. I due mastini da centrocampo sono i tessitori della manovra offensiva e una copertura efficace che permette alla linea difensiva di poter rifiatare senza troppe pressioni.

Al rientro degli spogliatoi, la Ternana appare la più ostinata, nel tentativo di strappare un punto dall’assordante Barbera, che per l’ennesima volta ha dimostrato l’amore incondizionato verso i colori rosanero. Ma i cori dei 27.404 presenti oggi allo stadio non bastano. Gli umbri si chiudono a riccio e continuano a punzecchiare i siciliani con i già insidiosi Amatucci e Raimondo. Il match si addormenta, Corini prova a scuotere i suoi con gli ingressi di Di Francesco e Aurelio per Traorè e Lund ma i tentativi di rianimazione sono vani.

Le fere sono più furbe e al 64esimo sorprendono i rosa. Luperini argina con estrema semplicità Ceccaroni, servendo Pyyhtia: 1-2. Il club di viale del Fante non esce più dalla propria metà campo. Le energie sembrano terminate, ma non per gli ospiti. Il tecnico di Bagnolo Mella si gioca anche il secondo doppio cambio: fuori Segre e Di Mariano, dentro Soleri e Insigne. I neo subentrati non imprimono e Raimondo mette addirittura a segno il tris. Un Palermo totalmente in bambola si lascia trascinare in balia delle onde rossoverdi. Il rinvio di Iannarilli viene spizzicato dalla testa di Luperini, servendo il pallone su un piatto d’argento per Raimondo che sfugge dalle grinfie del numero 32 e davanti a Pigliacelli non sbaglia: 1-3. Il Palermo accorcia le distanze troppo, a pochi secondi dal fischio finale, con un fortuito pallonetto di Brunori, complice anche l’incomprensione tra Iannarilli e Capuano.

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